Rinnovo contrattuale per gli operai agricoli e florovivaisti di Napoli: accordo storico

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È stato siglato un importante accordo per il rinnovo del Contratto Provinciale di Lavoro (CPL) per gli operai agricoli e florovivaisti della provincia di Napoli. Dopo intense trattative, le organizzazioni agricole Confagricoltura, Coldiretti e CIA, insieme ai sindacati Fai Cisl e Uila Uil, hanno trovato un punto di incontro che interessa circa 10.000 lavoratori e lavoratrici del settore, per un totale di oltre un milione e mezzo di giornate di lavoro.
Giovanni Tammaro, presidente di Confagricoltura Napoli, ha espresso grande soddisfazione per l’accordo raggiunto, sottolineando come la collaborazione con i rappresentanti sindacali abbia permesso di rispondere in maniera concreta alle esigenze del settore. L’accordo introduce una serie di miglioramenti non solo economici, ma anche sociali, andando incontro alle necessità dei lavoratori agricoli e delle imprese che operano in un contesto economico sempre più complesso.
Una delle novità principali è l’aumento complessivo delle retribuzioni. Il salario degli operai agricoli sarà incrementato del 5% a partire dal 1° settembre 2024, con un ulteriore 1% dal 1° gennaio 2025. Questo aumento tiene conto dell’inflazione, garantendo una giusta retribuzione e tutelando il potere d’acquisto dei lavoratori, in un momento di forte incertezza economica. Inoltre, il premio per obiettivo aziendale passerà da 700 a 800 euro, un incentivo significativo per premiare la produttività e l’impegno dei lavoratori.
L’accordo non si limita però agli aspetti economici. Tra le misure più significative, vi è l’introduzione di tutele specifiche per le donne vittime di violenza, con la possibilità di avvalersi di un’astensione dal lavoro per un massimo di 90 giorni nell’arco di tre anni. Si tratta di un passo importante verso la tutela dei diritti delle lavoratrici, offrendo loro un sostegno concreto in situazioni di difficoltà.
Particolare attenzione è stata dedicata anche ai lavoratori migranti, che costituiscono una parte rilevante della forza lavoro agricola. L’accordo prevede interventi specifici per risolvere problematiche legate al trasporto e alla residenza, con un focus sul Trattamento di Fine Rapporto (TFR) e sulla formazione linguistica. Questi interventi sono volti a migliorare le condizioni di vita e di lavoro dei migranti, garantendo loro un’integrazione più efficace e una maggiore tutela dei diritti.
Altre novità riguardano il welfare contrattuale, con l’introduzione di nuove misure a sostegno dei lavoratori affetti da patologie oncologiche. È stato previsto un ulteriore periodo di aspettativa, che permetterà ai lavoratori colpiti da tali malattie di affrontare con maggiore serenità il percorso di cura e recupero. Queste misure rappresentano un passo in avanti significativo per il welfare, migliorando la qualità della vita dei lavoratori e garantendo un sistema di protezione più solido.
Non meno importante è l’impegno per combattere il caporalato e il lavoro nero. In questo senso, l’accordo prevede la costituzione e l’attivazione della “Rete Agricola di Qualità”, un’iniziativa fondamentale per promuovere la trasparenza e la legalità nel settore agricolo, a beneficio di tutti i lavoratori. Questo strumento sarà centrale nella lotta allo sfruttamento della manodopera, contribuendo a creare un ambiente lavorativo più equo e sicuro.
Giovanni Tammaro ha sottolineato come questo rinnovo contrattuale rappresenti un passo cruciale per affrontare il difficile momento che il settore agricolo sta vivendo, offrendo allo stesso tempo risposte concrete ai lavoratori e alle aziende agricole. “Con questo accordo – ha dichiarato Tammaro – intendiamo valorizzare il lavoro in agricoltura e migliorare le prestazioni di welfare garantite dall’Ente bilaterale, puntando a un futuro più solido per tutti gli attori coinvolti.”
In conclusione, il rinnovo contrattuale degli operai agricoli e florovivaisti della provincia di Napoli rappresenta un risultato storico che migliora le condizioni di lavoro, garantisce maggiori diritti e tutele, e pone le basi per uno sviluppo sostenibile e inclusivo del settore agricolo. Un segnale forte di attenzione verso un comparto fondamentale per l’economia locale, che oggi può guardare al futuro con maggiore fiducia e sicurezza.
M.O