Prosegue il roadshow dedicato allo sviluppo delle competenze manageriale e al progetto “Rinascita manageriale”, l’iniziativa di politica attiva per la ripresa del Paese promossa da 4.Manager, Confindustria e Federmanager per valorizzare il patrimonio manageriale italiano a beneficio della crescita delle imprese. L’evento, organizzato da Federmanager Napoli, Confindustria Campania e 4.Manager si è svolto oggi, con un webinar dal titolo “Aziende e manager: politiche attive per azioni e soluzioni”.
In Campania i numeri evidenziato un gap pari al 35% tra disponibilità di dirigenti e capacità di reperimento da parte delle aziende. Secondo l’Osservatorio 4.Manager, negli ultimi 12 mesi, a Napoli si è registrata un’elevata domanda di competenze manageriali nel settore della sostenibilità, seguono gli ambiti dell’innovazione e dell’internazionalizzazione, questo testimonia l’importanza che il progetto Rinascita Manageriale ha per il territorio campano quale leva di sviluppo che va ad integrarsi con le risorse messe a disposizione delle istituzioni.
“L’obiettivo di Rinascita Manageriale è quello di supportare le imprese che vogliono crescere attraverso le competenze e incentivare il reinserimento delle figure manageriali nel sistema produttivo – commenta Stefano Cuzzilla Presidente di 4.Manager – Avere un modello di business adeguato ai rapidi cambiamenti odierni richiede competenze manageriali di livello che non sono sempre facilmente reperibili. L’investimento di 4.Manager si pone, quindi, l’obiettivo di ridurre il gap che c’è tra domanda e offerta e che impedisce alle aziende di realizzare gli interventi di sviluppo necessari allo sviluppo competitivo”.
“Viviamo un momento cruciale, nel quale le nostre imprese devono essere accompagnate per compiere un percorso di modernizzazione, che riguardi anche i processi di gestione aziendale. Il Pnrr ci offre un’occasione unica per attuare le riforme necessarie alle nostre realtà industriali nel campo della digitalizzazione, della transizione ecologica e della riorganizzazione dei processi produttivi. Per realizzare queste azioni c’è l’assoluta necessità di affidarsi a manager capaci, che abbiano già maturato una significativa esperienza e che siano in grado di riorientare i modelli di business delle aziende. In tal senso, l’iniziativa presentata oggi risulta essere di fondamentale importanza e può rappresentare uno strumento prezioso per le imprese, soprattutto per le PMI campane che hanno programmato attività volte alla crescita e allo sviluppo” commenta Luigi Traettino, Presidente Confindustria Campania.
“Il nostro territorio è caratterizzato da un ecosistema resiliente diffuso di Pmi in stretto legame con le grandi imprese, la pandemia e i successi nell‘internalizzazione e nell’innovazione del proprio core-business ne hanno dato prova, ma in un delicato equilibrio, su cui e’ necessario puntare rafforzandole con appropriate competenze manageriali. Oggi, con questa iniziativa in Campania, la prima al Sud – continua il Presidente di Federmanager Napoli-Avellino-Benevento-Caserta Luigi Bianco – offriamo alle imprese, insieme a Confindustria, in un rinnovato e moderno modello di relazioni industriali, una soluzione per colmare gli spazi vuoti che si notano nelle competenze manageriali, per essere pronte alle sfide della competitività e cogliere le opportunità offerte dal PNRR per la loro crescita economica e dell’apparato produttivo della regione”.
Rinascita Manageriale è un progetto mai sperimentato in Italia in ambito manageriale a livello nazionale che prevede lo stanziamento di 4 milioni di euro, sotto forma di rimborso spese per le attività di assessment aziendale e per la ricerca e selezione del personale, a favore delle aziende che assumono un manager inoccupato o lo ingaggiano come Temporary manager in 4 settori aziendali considerati strategici: innovazione e digitalizzazione, sostenibilità, organizzazione del lavoro post-Covid ed export. In particolare, sono previsti rimborsi fino a un massimo di 30.000 euro, nel caso in cui il manager venga assunto a tempo indeterminato e fino a un massimo di 15.000 euro, nel caso in cui il manager venga assunto a tempo determinato o attraverso un contratto di lavoro senza vincolo di subordinazione.
Lo scenario nazionale
Prima della pandemia 7 imprenditori su 10 avvertivano il bisogno di dotarsi di competenze manageriali per lo sviluppo dell’impresa. A due anni di distanza, oltre a non esserci stata la temuta emorragia di figure manageriali, registriamo una ripresa della domanda di dirigenti pari a un +50%, soprattutto per affrontare la transizione digitale e sostenibile, ambiti nei quali quasi 4 medie e grandi imprese su 10 e 2 piccole su 10 hanno assunto manager. I dati elaborati dall’Osservatorio 4.Manager sono confortanti ma registrano anche una difficoltà, per il 51% delle aziende italiane, a reperire le competenze manageriali. Per quanto riguarda invece i manager inoccupati, l’Osservatorio stima complessivamente che siano circa 6.000 nel settore manifatturiero, più altri 4.000 nel settore del commercio. Non è solo un problema di avere disponibili le competenze manageriali adeguate alle nuove necessità ma anche quello di mettere in atto strumenti nuovi che consentano di facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Questo progetto ha l’ambizione di rispondere attraverso la bilateralità a entrambe queste esigenze.