Rientro a scuola, a Napoli salta il piano trasporti per evitare le code. E tra gli studenti dilaga la protesta

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Flop per le linee dei bus scolastici messi in campo dall’Anm per il rientro oggi in aula degli studenti delle scuole superiori e lunghe file all’ingresso della stazione Piscinola della linea 1 della metropolitana. Così i trasporti a Napoli nel primo giorno di riapertura delle scuole superiori. Secondo l’Usb “i tanti scioperi studenteschi che si stanno registrando oggi in città sono dovuti anche alle problematiche del sistema trasporti”. “I ragazzi non si sono fidati del programma di esercizio scolastico su gomma dell’Anm ed hanno disertato la scuola stamattina – dice Marco Sansone – hanno preferito scioperare o muoversi con auto private per garantire la loro sicurezza”. Secondo quanto riferisce il sindacato in ogni bus “potrebbe entrare appena una classe, circa 25 persone viste le norme anti covid che fissano la capienza al 50 per cento”. “I ragazzi hanno soprattutto capito – evidenzia il sindacalista – che questi fantomatici autobus scolastici, sono tutto, tranne che scolastici perche’ puo’ accedervi chiunque, da chi va a lavoro a chi va a fare la spesa. Si tratta di un flop fragoroso”. Il sindacato chiede il ripristino del servizio pre-pandemia, l’assunzione di autisti e un cambiamenti ai vertici aziendali.

Sannazaro e Pansini, disertate le aule
Assemblea sulle scale della scuola per gli studenti del liceo classico Sannazaro a Napoli che dunque hanno deciso di non entrare in classe nel primo giorno di ripresa della didattica in presenza. Al suono della campanella dunque le aule sono rimaste vuote e gli studenti che, in virtù delle norme che fissano la presenza al 50 per cento, si sarebbero dovuti collegare in Dad hanno aderito allo sciopero non seguendo le lezioni in video. Un’assemblea originata dalla confusione sulle nuove regole legate alla didattica e in particolare all’alternanza tra didattica in presenza e Dad, agli orari, alle norme per il pranzo per chi entrando alle 10 esce alle 15. Aule deserte anche al liceo Pansini. Regolare invece l’ingresso alle ore 8 al ‘Mazzini’. Qui gli studenti sono tornati nelle loro classi tra un misto di gioia e di preoccupazione. “Non era più possibile proseguire con la Dad – ha detto Anna – è bello tornare in classe. Tutti si stanno adattando alle norme e restrizioni imposte dal virus e lo dobbiamo fare anche nonostante la paura”. In Campania le scuole superiori erano chiuse dallo scorso 16 ottobre e sono state riaperte oggi a seguito della pronuncia del Tar Campania che ha accolto un ricorso di gruppi di genitori No Dad. Regolare anche l’ingresso ai licei Labriola e Fonseca. In aula gli studenti delle classi prime del ‘Vittorini’ mentre per le ore 10 è annunciato un presidio all’esterno.
Sono in fibrillazione anche gli alunni dei licei Vittorini e del Mercalli, che sono orientati a scioperare. Questi ultimi hanno deciso di stilare un documento che e’ stato inviato a gruppi di chat di alunni e professori. Chiedono trasporti pubblici che funzionino davvero, presidi medico-sanitari nelle scuole con tutta l’attrezzatura necessaria come termoscanner, igienizzante o mascherine per tutti gli studenti che ne necessitino, più personale scolastico. “Vogliamo vengano utilizzati nuovi spazi esterni e interni, palestre, musei, aule studio, biblioteche, laddove ci fossero scuole troppo piccole per contenere gli studenti – scrivono – vogliamo un ritorno in sicurezza. La didattica a distanza e’ inaccettabile”. Previste anche manifestazioni in città. La facoltà di Lettere e filosofia dell’ateneo Federico II intanto è già occupata da giorni per chiedere un rientro in aula in sicurezza. In molti istituti gli studenti entrano con orari differenziati.