Anziché gioire della libertà, ogni tanto c’è voglia di fascismo. Tranne nei paesi in cui esiste. Talvolta le istituzioni sono gestite da incapaci. Ecco perché si ritiene che la carenza sia nella democrazia. Non essendoci altri, rimpiangiamo chi non c’è più. Dimenticando le leggi razziali e la guerra. Ricordiamo case solide e sicure. Si dormiva con le porte aperte. Ma non c’era nulla da rubare. Assieme ai delatori, pullulavano i mediocri, che si illudevano di essere migliori. Invece, erano complici. Meno male che Erdogan c’è. Per ricordarci che chi dissente finisce in prigione o sulla forca. Non ci sono le toghe rosse, né di altro colore. Vige proprio l’ingiustizia e il sopruso. Ma qualcuno, qui, ne sente il bisogno.
Lo Jus soli è tutt’altra cosa
Lo chiamano cosi anche in parlamento per creare difficoltà a chi fa già fatica a comprendere i concetti più semplici. Se una clandestina all’ottavo mese sbarca a Lampedusa, il neonato non avrà la cittadinanza, come avviene negli USA. Molti italiani non lo capiscono e neppure alcuni leader. È necessario lo status di residenti dei genitori e un lungo percorso di studio perché i figli acquistino il diritto. Sorgono ugualmente polemiche e speculazioni politiche, persino deliranti appelli patriottici. Non c’è alcun incentivo agli sbarchi né il rischio di islamizzazione del paese. E neppure un attentato all’incolumità della nostra cultura. Solo ignoranza fisiologica e un pizzico di razzismo per crederci migliori.
Povero Onorevole, costretto a passare da un partito all’altro
Fanno a gara gli ipocriti osservatori a chi è più indignato per l’indegno spettacolo di parlamentari che si offrono al partito più conveniente. Si guardano bene, però, dal criticare i leader, veri responsabili del degrado, che li inducono a cercare la collocazione migliore. Del resto, non dovendo piacere agli elettori, che dal Porcellum in poi non possono sceglierli, è normale che chi vuole essere rieletto si prostri ai piedi di chi decide della candidatura. Gli italiani, che si fingono vittime, sono in realtà, spettatori compiacenti. Noi biasimiamo solo deputati e senatori la cui unica colpa è sottovalutare il valore della propria dignità cui debbono rinunciare per fare da comparse in un teatrino ormai vuoto.
Prima che si dimettesse da ministro nessuno sapeva dell’esistenza dell’On Costa
Anche se sembrano uomini liberi di dissentire, formare nuovi partiti e persino andare al governo, in realtà sono tutti al guinzaglio. Basta che il padrone schiocchi le dita per tornare a scodinzolare ai suoi piedi. È sempre lui a gestire il gioco, a stabilirne le regole o a cambiarle quando gli conviene. Anche i privilegiati del cerchio magico sono pedine come gli altri. In cambio della libertà, qualcuno diventa parlamentare, altri ministri. Nessuno si rende conto che è lui a vivere in loro, che sono come morti. Non potendo il burattinaio essere eterno c’è chi si illude di ereditarne prima o poi il potere. Ma non ci sono fili a muoverli. È la sua magia a dare la vita a chi non esiste e scomparirà assieme a lui.
Sempre meno tutela malgrado la violenza crescente
Ci sono voluti più di dieci anni per promuovere il reato di incidente stradale e altrettanti per la tortura. È un grosso passo avanti rispetto all’immobilismo giuridico che ci caratterizza. Da troppo tempo la cosiddetta culla del diritto è vuota. Non si partorisce più una legge a protezione del cittadino. Né procedure né pene si evolvono col degrado dei costumi, anche se ormai la crisi è stabile, c’è il pericolo del terrorismo, è sempre più facile evadere di prigione, la criminalità è n continuo aumento. C’è chi tifa per il sisma e chi specula sui migranti, ma è raro che qualcuno finisca in galera. Anzi, è più facile uscirne. Tutto sulla pelle della povera gente, che continua a essere di destra e di sinistra.
È prudente fidarsi di chi vuole comandare da solo?
Non è solo la Lega a non capire. Negli ultimi anni abbiamo affidato la gestione della nostra vita a chi non ha cultura adeguata a fare politica. Nonostante l’esperienza, c’è ancora chi si illude di allearsi coi 5S per governare. Il primo fu Di Pietro, perché cliente della Casaleggio & C. Ingroia lasciò addirittura la magistratura certo di allearsi con i grillini. Poi fu la volta di Bersani, assistito nella figuraccia streaming da Letta. E tanti altri con la stessa illusione. È evidente che al movimento non interessa mantenere le promesse fatte agli elettori. Se no, farebbero alleanze. La politica è l’arte di realizzare certi programmi con chi li condivide. Nessuno si preoccupa che vogliano gestire il potere da soli.