Ricucci arrestato per corruzione

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Roma, 1 mar. (AdnKronos) – Cene e serate in ristoranti vip, locali notturni romani e hotel in cambio della sentenza tributaria pilotata, in favore degli ”amici” Stefano Ricucci e Liberato Lo Conte. E’ quanto emerge dall’indagine ‘Easy judgement’ condotta dalla Guardia di Finanza di Roma che ha portato ai domiciliari il giudice Nicola Russo, e in carcere Ricucci e il socio d’affari, per corruzione in atti giudiziari.

Gli approfondimenti eseguiti sulla documentazione e sui file sequestrati nell’estate del 2016 hanno permesso di acclarare le responsabilità dei protagonisti della vicenda, dimostrando che Russo – come si legge nel provvedimento cautelare -, già prima della decisione era “legato a costoro da vincoli di fiducia basati sull’amicizia, comune colleganza di interessi e frequentazione, alla base dell’accordo illecito corruttivo concretato anche in regalie e disposizioni economiche di favore”.

Il magistrato – anziché astenersi, come avrebbe dovuto in quanto in conflitto d’interessi – aveva favorito i suoi “amici”, nella sua qualità di relatore ed estensore della sentenza di secondo grado, favorevole all’impresa ricorrente, che aveva riformato la precedente pronuncia della Commissione Tributaria Provinciale, di segno opposto.

Le attività investigative, condotte dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Capitale, hanno fatto emergere un accordo corruttivo tra i tre, sottostante all’emissione di una sentenza nell’ambito di un contenzioso tributario tra la Magiste Real Estate Property S.p.A. e l’Agenzia delle Entrate, avente ad oggetto il riconoscimento di un credito IVA di oltre 20 milioni di euro, vantato dalla citata società nei confronti dell’Erario.