Ricerca, via libera ai fondi Ue per il Sud

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Via libera dalla Commissione europea al Programma operativo nazionale 2014-20 ‘Ricerca e Innovazione’ che prevede un budget complessivo di 1.286 milioni di euro per fare innovazione al Sud. Le regioni coinvolte sono quelle cosiddette in ritardo di sviluppo (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia) e quelle in transizione (Abruzzo, Molise e Sardegna).Stefania Giannini “Il Programma – spiega il ministro dell’Istruzione, dell’Università’ e della Ricerca, Stefania Giannininasce in continuità con il precedente Pon Ricerca e Competitivita’ 2007-2013 ed è una straordinaria occasione per la crescita delle regioni del Mezzogiorno, per uno sviluppo intelligente e sostenibile“. Il Pon 2014-2020 si inserisce in un contesto strategico più ampio definito dal Programma nazionale per la ricerca, che presenteremo a breve, dalla Smart Specialisation Strategy, dal Programma nazionale per le infrastrutture di ricerca, in coerenza con il Programma europeo Horizon 2020. Il Programma è cofinanziato con risorse Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale) e Fse (Fondo sociale europeo). L’investimento sul capitale umano ammonta a oltre 230 milioni di euro: 114 per i dottorarti di ricerca, 86 per la mobilità, 83 per attrarre ricercatori. Oltre 900 milioni saranno investiti su: infrastrutture di ricerca (286), cluster tecnologici (327), progetti di ricerca su tecnologie abilitanti (339).