Ricerca, uno studio Italia-Usa svela l’interazione tra luce e particelle subatomiche

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Un’ipotesi universale per capire le interazioni tra particelle subatomiche e la luce. È il contributo che arriva da un gruppo di ricercatori dell’Università di Chicago, coordinati da Carlos Leonardo Benavides-Riveros, assegnista di ricerca del dipartimento di fisica dell’Università di Trento, insieme al collega David A. Mazziotti dell’ateneo statunitense. L’articolo è stato pubblicato dalla rivista Physics Review Letters. Quello che gli studiosi hanno formulato è un’ipotesi universale che possa aiutare a prevedere le interazioni tra tutte le particelle all’interno di un sistema quantistico a molti corpi. Una teoria che sia applicabile quindi non solo agli elettroni, ma anche a fotoni e fononi. La chiave di lettura è data da un algoritmo quantistico, anch’esso universale, che gli scienziati hanno simulato su un quantum computer IBM, con un errore teorico sostanzialmente nullo. È questo l’aspetto innovativo della ricerca: lo sviluppo di un unico approccio, valido per produrre ipotesi esponenziali di qualsiasi sistema quantistico a molti corpi che, se implementato su dispositivi quantistici, produce funzioni d’onda precise. Una soluzione che, secondo i fisici, apre anche a nuove prospettive nello studio degli stati della materia. “I sistemi che troviamo in natura non contengono mai solo elettroni, non sono isolati dal resto del mondo. La luce può modificarne la struttura – spiega Benavides Riveros – Quello che abbiamo fatto è stato introdurre altre particelle quantistiche. E seguendo la nostra formulazione universale del problema possiamo comprendere la struttura della sua funzione d’onda e quindi le sue proprietà fisiche”.