Ricerca, Enea Tech e Biomedical investe in BionIt Labs per una protesi bionica della mano

77
in foto Maria Cristina Porta, direttore generale della Fondazione Enea Tech e Biomedical (Imagoeconomica)

In piena attività la Fondazione Enea Tech e Biomedical, presieduta dall’ex ministro Giovanni Tria e diretta da Maria Cristina Porta, che attraverso una nota comunica di aver chiuso oggi – in sinergia con i fondi Cdp Venture Capital Sgr, Rif Srl, Sefea Impact Sgr e Simest Spa – un round di investimento da 5,5 milioni di euro con BionIt Labs, azienda medtech con sede a Soleto, in provincia di Lecce, che sviluppa protesi di mano poli-articolate. Grazie alle nuove risorse, sottoscritte in parte come aumento di capitale e in parte tramite finanziamento convertendo, la raccolta di capitali di BionIT Labs sale a oltre 12 milioni di euro della sua fondazione nel 2018. Lo annuncia una nota.

Il progetto di punta dell’azienda leccese si chiama Adam’s Hand, una protesi mioelettrica di mano completamente adattiva che rappresenta un connubio di semplicità di utilizzo, elevata affidabilità e innovazione tecnologica, una unicità nel suo genere. Per questo dispositivo è stato sviluppato e brevettato un algoritmo di calibrazione basato sull’Intelligenza Artificiale che consente di adattare il funzionamento del dispositivo al tono muscolare di ogni utente: destinata a chi perde l’arto superiore a causa di eventi traumatici o ne nasce privo a causa di patologie congenite, Adam’s Hand utilizza una tecnologia ad un solo motore grazie alla quale è possibile muovere le dita dall’indice al mignolo per adattarsi a forma e dimensione degli oggetti da afferrare.

Disponibile, attualmente, in 12 Paesi è dispositivo medico marcato Ce, listato sul database Fda e ha di recente ottenuto il Pdac approval, rendendola accessibile tramite rimborso Medicare negli Stati Uniti. Attraverso questo nuovo round di investimenti, conclude la nota, l’azienda salentina potrà espandere le sue attività nel mercato degli Stati Uniti, che rappresenta oltre il 50% del mercato protesico globale, estendere l’offerta di prodotti protesici per andare incontro alle diverse esigenze dei pazienti nel mondo e allargare il team attuale, per sostenere la crescita necessaria per imporsi a livello globale.