Ricerca, da Enea e Ire “vaccini genetici” con il Dna vegetale

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Dalla collaborazione tra Enea e Istituto Nazionale Tumori “Regina Elena” (Ire) nasce la piattaforma “Green Genetic Vaccine” (Ggv), una strategia innovativa basata su due brevetti per la produzione rapida, sicura e a basso costo di vaccini genetici potenziati con sequenze di Dna vegetale. Queste innovazioni ad effetto immuno-stimolante sono in grado di prevenire o curare patologie tumorali e malattie infettive, come quelle da Papillomavirus umano (Hpv), Sars, Zika e influenza. Il primo brevetto, al quale ha collaborato anche l’Universita’ dell’Aquila, ha dimostrato come un vaccino sperimentale, basato sulla fusione tra un gene di una proteina vegetale e uno di Hpv ad alto rischio tumorale, e’ in grado di indurre una risposta immunitaria efficace per la cura dei tumori associati a Hpv, come quello della cervice e di alcuni tumori dell’orofaringe. La seconda innovazione sfrutta invece una sequenza vegetale derivata da una proteina della pianta di fagiolo per ‘disegnare’ un vaccino genetico in grado di suscitare una risposta immunitaria efficace per prevenire la trasmissione di HPV e, in linea di principio, di altre malattie infettive, comprese quelle emergenti o riemergenti, come ad esempio Sars, Zika, Chikungunya, influenza e, piu’ in generale, quelle identificate come priorita’ su scala globale dall’Organizzazione Mondiale della Sanita’. Ma c’e’ di piu’: la strategia alla base della piattaforma si e’ dimostrata efficace anche per la prevenzione di patologie correlate all’insorgenza del cancro.