Ricerca, dai laboratori Crea ecco Lob.it: birre aromatiche a basso tenore alcolico

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Foto di Alexa da Pixabay

Luppolo e orzo da una filiera sostenibile per una birra aromatica, poco alcolica e completamente italiana. Questi gli obiettivi principali del progetto “Lob.it “Luppolo, Orzo, Birra: biodiversita’ ITaliana da valorizzare”, coordinato dal Crea e finanziato dal Masaf. 
Obiettivi primari del progetto sono l’introduzione di genetiche italiane per le materie prime di uso brassicolo e la possibilità di individuare lieviti, appartenenti al genere Saccaromyces, in grado di connotare territorialmente le produzioni birrarie italiane. Inoltre, si mira ad una filiera realmente sostenibile e innovativa (dalla tecnica colturale ai processi, fino al prodotto) e partecipata, con misure di accompagnamento che permettano azioni di networking tra le imprese e i sistemi produttivi. Lob.it prevede una serie di azioni tecnologiche per la valorizzazione in chiave sostenibile della filiera, che si concentreranno sullo studio di ecotipi locali di luppolo e di incroci legati al territorio, che necessitino di minori input per la crescita, con una migliore sostenibilita’ ambientale ed economica, e sulla riduzione dell’incidenza delle malattie virali in luppolo, tramite l’utilizzo di germoplasma controllato, ottenibile da risanamento e da selezione sanitaria.

Si lavorerà per aumentare la disponibilità di varieta’ italiane di orzo distico, l’orzo da birra per eccellenza, di alta qualita’ e produttivita’, per lo sviluppo di micro-filiere tra agricoltori, micro-maltatori e micro-birrifici e per selezionare le varieta’ di questo cereale piu’ adatte per ogni areale. Infine, si puntera’ alla ricostruzione in chiave statistico-economica della filiera brassicola, uno strumento utile agli stakeholder, in particolare a quelli istituzionali, per lo sviluppo di interventi legislativi tesi al consolidamento di una filiera made in Italy.

Il ruolo della genetica italiana e dei lieviti 
Si punta a materie prime da genetica italiana, tramite l’adozione di modelli virtuosi per la gestione della filiera. Le prove sperimentali finalizzate al risanamento del materiale di propagazione, se condotte con successo, offriranno le basi per la disponibilità di materiale di propagazione sano e la possibilità di avviare la certificazione volontaria del materiale vivaistico. Non meno importante la ricerca di lieviti spontanei legati al territorio e in grado di influenzare positivamente il profilo metabolico e il grado alcolemico del prodotto finale: potrebbero svolgere un ruolo importante sia nella produzione di birre aromatiche, sia in quella di birre a basso tenore alcolico. “Lob.it terzo progetto nazionale sulla filiera coordinato dal Crea, – dichiara Katya Carbone, ricercatrice del Crea Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura e coordinatrice del progetto – si pone come obiettivo quello di offrire a tutta la filiera strumenti tecnico-scientifici per la valorizzazione di una filiera italiana della birra: da nuove genetiche italiane per l’orzo distico e avvio di un programma di breeding per il luppolo italiano, fino all’introduzione del concetto di terroir microbico, e all’esaltazione del luppolo in un’ottica di sostenibilita’, dalla formulazione di nuovi prodotti al riutilizzo degli scarti”.