Sarà portata in Consiglio regionale la proposta alternativa formulata da Sindacato Nazionale Biologi Liberi Professionisti – Federbiologi e Confapi Sanità sul riassetto della rete laboratoristica privata accreditata. L’importante risultato è frutto Sarà portata in Consiglio regionale la proposta alternativa formulata da Sindacato Nazionale Biologi Liberi Professionisti – Federbiologi e Confapi Sanità sul riassetto della rete laboratoristica privata accreditata. L’importante risultato è frutto del confronto animato dal convegno “Rete laboratoristica ed autonomia delle strutture produttive. La rete contratto”. A farsi carico dell’istanza in Regione è Raffaele Topo, capogruppo del Pd, presente all’incontro insieme ai consiglieri Angela Cortese, vicepresidente Commissione Sanità, e Rosa D’Amelio. Il piano proposto da Sanbilp Federbiologi attraverso il suo segretario nazionale, la professionista avellinese Elisabetta Argenziano, parte da un’analisi delle criticità dei recenti decreti emanati in materia dalla Regione – dalla conversione di circa 500 laboratori di analisi campani in “centri di prelievo” con la perdita di circa 3 mila posti di lavoro – per arrivare a una ipotesi concreta. Che consiste nella creazione di Reti contratto tra laboratori privati accreditati. “Il nuovo strumento di aggregazione di imprese – sottolinea Argenziano – non solo consentirebbe ai laboratori di mantenere autonomia e indipendenza giuridica ed economica, ma di perseguire un interesse comune, migliorando in tal modo l’offerta sociosanitaria nell’ambito della diagnostica clinica”. Una rete di imprese, ma anche Rete nell’accezione di Internet: una piattaforma on-line condivisa da tutti gli aderenti migliorerebbe l’offerta e la renderebbe più appropriata alle esigenze del cittadino-utente, comportando al contempo un abbattimento delle liste di attesa, l’implementazione di programmi di formazione e un più agevole accesso ai finanziamenti. Immediata e fattiva la risposta della Regione. “Il Piano di fattibilità sulla creazione di una Rete contratto messo a punto da Federbiologi – spiega il consigliere Topo – sarà oggetto innanzitutto di un’interrogazione. Poi sarà presentato agli organi regionali competenti affinché sia esaminato e preso in considerazione”