Residenti all’estero, cure gratuite in Italia: è del team dello scienziato Giordano la bozza della proposta Fdi

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in foto Antonio Giordano

Garantire agli italiani residenti all’estero e iscritti all’Aire, attraverso il Servizio tessera sanitaria, il mantenimento dell’assistenza medica e delle esenzioni sanitarie quando presenti in Italia: è pronto per il parlamento il testo della nuova proposta di legge tesa all’ampliamento delle cure ospedaliere gratuite – sia in termini di tipologia che di durata – in favore degli italiani residenti all’estero. A formulare la bozza il gruppo di lavoro coordinato dal professor Antonio Giordano, presidente e fondatore dello Sbarro Health Research Organization (SHRO) Temple University USA ed ordinario di Anatomia ed Istologia Patologica dell’ Università’ di Siena, su incarico dell’ onorevole Andrea Di Giuseppe membro della Commissione Esteri della Camera dei Deputati.
A comporre la squadra anche il professor Giovanni Ciccarelli, la dottoressa Iris Maria Forte, la professoressa Francesca Gimigliano, il dottor Massimo Petrone e il professor Antonio Russo per l’elaborazione delle migliori politiche e l’individuazione di strumenti efficaci per questa iniziativa che potrebbe rivelarsi una vera e propria rivoluzione sanitaria.

“E’ importante dare merito al Governo Meloni e a Fratelli d’Italia che hanno fattivamente dimostrato una attenzione particolare per il benessere degli italiani nel mondo”, ha dichiarato l’onorevole Andrea Di Giuseppe. E per il professor Giordano si tratta di una
“svolta importante per gli italiani all’estero. Da oggi non dovranno più rinunciare alle cure mediche una volta rientrati in Italia dall’estero. Da oggi ogni volta che un italiano rientra in patria potrà avere l’assistenza sanitaria ad un costo minimo mensile”.

L’attuale normativa in vigore, di cui al decreto del Ministro della salute del 1° febbraio 1996, prevede che, in caso di rientro saltuario in Italia, il cittadino, non munito di Tessera europea di assicurazione malattia, avente lo status di emigrato o titolare di pensione corrisposta da enti previdenziali italiani, non avente una copertura assicurativa pubblica o privata, ha diritto gratuitamente alle prestazioni ospedaliere urgenti fino ad un periodo massimo di novanta giorni. Tuttavia il mancato possesso della tessera sanitaria, che certifica l’iscrizione del cittadino nell’anagrafe nazionale sanitaria, rende la gestione operativa farraginosa per tutti gli ambiti della sanità nazionale, oltre che per gli stessi connazionali che spesso si sentono più stranieri di chi non è italiano.
Un elemento peculiare della proposta di legge è quello di garantire, attraverso il Servizio tessera sanitaria, il mantenimento del medico di medicina generale e del pediatra, con il conseguente aggiornamento del fascicolo sanitario elettronico, del piano di esenzioni per patologie, del piano terapeutico ed un controllo anche sui farmaci essenziali.