Reinventare giorni perfetti, Miccio: Cerco l’eleganza nell’anima degli sposi


Enzo Miccio protagonista nel suo atelier di via Calabritto, nel salotto di Napoli, in occasione della doppia presentazione del suo ultimo libro “Wedding party” e dell'”Oro di Napoli”, la new white bridal collection” lo ritrova in veste di stylist

Enzo Miccio, una nuova mission nel mondo dell’editoria?
Sì, da poche settimane è uscito in edicola il mio nuovo libro “Wedding Party”edito da Mondadori, che ho il privilegio di presentare oggi a Napoli con la splendida Veronica Maya della quale curerò il suo prossimo matrimonio con il chirurgo plastico Marco Morace a Santo Domingo.

Lei ha in attivo una brillante carriera puntualmente scandita dall’uscita di un libro; perché questa scelta?
All’inizio ero molto geloso del mio lavoro tanto è vero che ho atteso il 2008 per cominciare a pubblicare le mie performance professionali. In Italia, sono stato uno dei pionieri in questa attività ed è per questo che volevo custodire il mio lavoro come un bambino; poi è arrivata la TV che mi ha fatto entrare nelle case di milioni di spettatori e da allora ho deciso di condividere il mio percorso artistico con i miei interlocutori anche attraverso il libro.

Il suo primo volume?
“Il matrimonio che vorrei”; poi è arrivato “Ma come ti vesti?”, un best seller ristampato più volte che descrive il look ideale per il wedding event e contiene una serie di consigli che ho pubblicato insieme a Carla Gozzi. Quindi è stata la volta di “L’eleganza del maschio”, una sorta di manualetto che contiene suggerimenti utili per ogni occasione sullo sfondo di un po’ di storia della moda. Ed ecco “Il matrimonio da favola, curato in tutti i dettagli, diviso in tanti capitoletti immaginato come una guida pratica da tenere in borsetta, da portare dovunque, quasi come una coperta di Lynus, pertanto realizzato in un formato mini.

Lei è anche autore di un romanzo in memoria della principessa Grace?
Sì, ho scritto “Cercando Grace”, edito da Rizzoli, pubblicato tre anni fa, a trent’anni dalla morte della principessa che ho sempre considerato un’icona assoluta  di bellezza e di eleganza e che rappresenta da sempre  la mia musa ispiratrice. Il romanzo verte sulla figura di una donna che cerca Grace Kelly attraverso cimeli, oggetti dell’indimenticabile principessa partendo dalla “Kelly” la mitica borsa di Hermes realizzata in suo onore.

E poi è arrivato “Wedding Party”
Sì, ho scritto questo libro in omaggio alle mie spose, soprattutto quelle degli ultimi anni. Il volume racchiude tanti matrimoni inscenati nelle regioni più belle d’Italia quali la Puglia, la Campania, la Sicilia, in un magico mixage di atmosfere e di stili, partendo dal presupposto fondamentale che dietro ogni wedding event si nascondono due anime, quelle degli sposi. 

Com’è cominciata la sua carriera?
In maniera causale; fin da ragazzo ho evidenziato uno spirito molto creativo, ero l’animatore della mia comitiva e spesso aiutavo gli amici del gruppo ad organizzare feste; poi è arrivata la prima proposta di lavoro da una signora che doveva predisporre le nozze della figlia e non sapeva da che parte iniziare.

Il punto di partenza di ogni suo evento?

L’individuazione della location per il rito civile o religioso e gli spazi per il ricevimento che costituiscono i punti di forza del ricevimento insieme all’abito della sposa.

Il matrimonio più originale?
Un ballo in maschera inscenato in un Palazzo storico del Canal Grande a Venezia.

Tra i suoi clienti, tanti esponenti dello showbiz nazionale.
E’ vero, e mi sento di citare affettivamente Martina Stella, dolcissima ragazza che per il suo matrimonio nella campagna toscana ha voluto affidarsi totalmente a me.

Enzo Miccio; da qualche tempo anche white stylist?
Sì ed è un progetto che mi prende moltissimo. Oggi a Napoli ho presentato dopo Milano, la mia nuova collezione “L’Oro di Napoli”, ispirata alla mia città. Gli shooting fotografici sono stati fatti nel cuore di Napoli antica; ogni abito è rigorosamente realizzato in maniera artigianale, made in Naples,i tessuti adoperati, il mikado, molto tulle, pizzo organza, mentre il colore predominante è il bianco.

Signor Miccio; come si autodefinisce?
Un vulcano di idee, un moto perpetuo, grazie al mio Dna tipico di uomo del Sud.

 

                         


 

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cristian fuschetto

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