Un sensore intelligente in grado di migliorare la qualità dell’aria nei luoghi chiusi, come scuole e uffici, che consente di aprire le finestre solo quando è necessario, garantendo comfort ed efficienza energetica. Questo ha portato il Financial Times a premiare Gaetano Lapenta, Ceo della startup Fybra, tra gli Alumni change makers nell’ambito dei Responsible Business Education Awards 2022. Si tratta dell’unico imprenditore italiano nel palmares dei premi istituiti dal prestigioso quotidiano economico britannico per celebrare i migliori giovani imprenditori diplomati nelle business school di tutto il mondo, veri e propri leader del cambiamento all’insegna della sostenibilità.
Lapenta ha fondato Fybra con il co-founder Marco Scaramelli 18 mesi dopo aver conseguito, nel gennaio 2020, un MBA al MIP, Graduate School of Business del Politecnico di Milano. Il sensore brevettato è stato installato in circa 1500 unità nelle aule di 120 istituti scolastici italiani distribuiti in 13 province, coinvolgendo 30mila studenti. Da alcune settimane la distribuzione dei sensori si è estesa all’ambiente domestico, con il nuovo dispositivo Fybra Home, progettato per i lavoratori in smart working e per tutti coloro che trascorrono parte delle loro giornate a casa.
Fybra rileva tre parametri – anidride carbonica, temperatura e umidità – e nel tempo, attraverso algoritmi predittivi e dinamici, ne “impara” l’andamento e definisce di volta in volta le soglie ideali rispettando le quali, in uno specifico ambiente, si può prevenire il deterioramento della qualità dell’aria e mantenere temperature di comfort. Con una semplice luce led comunica alla classe quando bisogna aprire la finestra per aerare il locale e quando la si può chiudere perché l’aria è tornata di buona qualità.
Il sensore funziona in maniera predittiva, cioè è in grado di anticipare, grazie agli algoritmi, il momento di saturazione dell’aria di un ambiente chiuso. La luce rossa indica la necessità di ventilare l’aula per disperdere microdroplets (veicoli di virus trasmessi per via aerea), CO2 e inquinanti, prima che la situazione diventi critica. Allo stesso modo quella viola indica un progressivo miglioramento della qualità dell’aria e prevede per quanto tempo ventilare in base alle caratteristiche dell’ambiente e alle temperature interne ed esterne. Quando infine la luce diventa azzurra, significa che la qualità dell’aria è buona e lo rimarrà per un periodo di tempo calcolato, ed è quindi possibile richiudere le finestre, evitando sprechi di calore e raffreddori.
Il sensore fisico è integrato da un avanzato sistema di monitoraggio attraverso app e dashboard che consentono di analizzare in tempo reale la qualità dell’aria nell’aula. Un insieme di conoscenze di facile accessibilità, utili anche a fini didattici: basti pensare al valore educativo in relazione alla fisica, alle scienze ambientali e all’educazione civica. Oltre a Gaetano Lapenta, sono stati designati vincitori Johanna Baare per la spagnola IE Business School, George Boghos per la University of Chicago: Booth ed Elisa Dierickx per la francese Insead, mentre a Chaoxing David Fu della cinese Ceibs è stata assegnata una menzione speciale.
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