Gli studenti di United Italian Societies sono stati ospiti dell’ambasciatore a Londra per parlare di futuro, G7 e geopolitica. L’ambasciata italiana a Londra è stata una delle location per l’edizione 2024 dell’Italian Symposium organizzato dagli studenti universitari italiani all’estero come riferisce il Giornale Dipomatico.
L’appuntamento che si è tenuto in Grosvenor Square ha portato un’ondata di giovani pieni di idee, progetti e domande sul futuro davanti al padrone di casa, l’Ambasciatore Inigo Lambertini.
L’appuntamento che si è tenuto in Grosvenor Square ha portato un’ondata di giovani pieni di idee, progetti e domande sul futuro davanti al padrone di casa, l’Ambasciatore Inigo Lambertini.
“L’Italia è alla presidenza del G7 per la settimana volta”, ha ricordato l’ambasciatore, aggiungendo però che “il G7 funziona se c’è una volontà dei membri per farlo lavorare”.
“Il Piano Mattei è la vera novità che porterà la presidenza Meloni”, ha aggiunto l’amb. Lambertini, mentre dal pubblico sono giunte domande per riuscire ad interpretare anche il ruolo della Cina in Africa e il valore della relazioni con il grande continente “difficile da comprendere nel suo insieme per le complessità che rappresenta”.
L’amb. Lambertini lo conosce bene avendo iniziato la sua carriera diplomatica proprio all’ambasciata del Congo.
Quindi le sfide e le preoccupazioni legate all’intelligenza artificiale, che di fatto è già parte integrante delle nostre vite, “basti pensare al cellulare che abbiamo in tasca”.
“Siamo alla vigilia di una rivoluzione simile alla rivoluzione industriale o al rinascimento italiano”, ha chiarito l’ambasciatore; ovvero” un grande periodo di innovazione tecnologica con la condivisione di valori etici e capacità per realizzare. Anche oggi si potrebbe fare questo salto e noi italiani siamo il valore aggiunto”.
“Il Piano Mattei è la vera novità che porterà la presidenza Meloni”, ha aggiunto l’amb. Lambertini, mentre dal pubblico sono giunte domande per riuscire ad interpretare anche il ruolo della Cina in Africa e il valore della relazioni con il grande continente “difficile da comprendere nel suo insieme per le complessità che rappresenta”.
L’amb. Lambertini lo conosce bene avendo iniziato la sua carriera diplomatica proprio all’ambasciata del Congo.
Quindi le sfide e le preoccupazioni legate all’intelligenza artificiale, che di fatto è già parte integrante delle nostre vite, “basti pensare al cellulare che abbiamo in tasca”.
“Siamo alla vigilia di una rivoluzione simile alla rivoluzione industriale o al rinascimento italiano”, ha chiarito l’ambasciatore; ovvero” un grande periodo di innovazione tecnologica con la condivisione di valori etici e capacità per realizzare. Anche oggi si potrebbe fare questo salto e noi italiani siamo il valore aggiunto”.