Regione, piano rifiuti. De Luca: Entro fine consiliatura problema risolto

57

“L’obiettivo è il raggiungimento del 60-65% di raccolta differenziata su base regionale“. Spiega così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, il protocollo d’intesa firmato oggi con il Conai-Consorzio nazionale imballaggi, rappresentato dal presidente Roberto De Santis, e l’Anci Campania, presieduta da Domenico Tuccillo. “Il nuovo piano per reggere – sostiene il governatore – deve prevedere la realizzazione di almeno dieci impianti di compostaggio, la bonifica di 48 discariche e la rimozione delle ecoballe“. De Luca rilancia: “Entro questa legislatura si deve risolvere in maniera definitiva il problema del ciclo dei rifiuti in Campania. Nei prossimi giorni saranno pronti i bandi per la realizzazione di almeno 10 impianti di compostaggio, entro luglio ed agosto“. “Occorre uno sforzo dei Comuni – dice ancora – noi investiamo oltre 45 milioni di euro come Regione, per dare anche degli incentivi, ma occorre anche una campagna di sensibilizzazione dei cittadini, per una crescita civile“. 

Il protocollo d’intesa rappresenta un punto di ripartenza per l’avvio dei servizi di raccolta differenziata efficaci e finalizzati all’avvio a ciclo dei rifiuti di imballaggio in acciaio, alluminio, carta, legno, plastica e vetro. L’accordo riguarda 25 Comuni, quelli con popolazione superiore ai 10mila abitanti, tra cui anche Napoli, le associazioni di Comuni con popolazione superiore ai 15mila abitanti, che ancora non hanno raggiunto il 45% di raccolta differenziata, secondo quanto previsto dalla Legge regionale 14 del 26 maggio 2016. Il presidente puntualizza anche che all’interno di questo protocollo ci sono due obiettivi di carattere sociale: “il primo riguarda corsi di formazione professionale per i lavoratori di Consorzio di Bacino per l’area Napoli-Caserta. Questo è un passaggio indispensabile per consentirci una stabilizzazione di questi lavoratori“. Il secondo, se decolla il piano, “è quello di abbassare la tassa sui rifiuti: solo per l’umido, per portarlo fuori regione si paga oltre 160 euro a tonnellata. Con gli impianti di compostaggio arriveremmo sui 70-80 euro“. “Sono tutte risorse che potranno essere sottratte alle tasse ancora rilevanti che pagano i cittadini per lo smaltimento dei rifiuti“, conclude.