Regione, il biglietto del bus sale a 1,10 euro: scoppia la polemica

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Il caldo d’agosto non smorza, anzi, innesca polemiche politiche. Oggetto del contendere, in Campania, oggi è il leggero aumento del prezzo dei singoli biglietti dell’autobus che, come ha spiegato oggi il presidente regionale Vincenzo De Luca, è imposto per legge per adeguamento Istat a partire dal 1° gennaio 2017. Un tema che ha messo in moto le reazioni del centrodestra. L’occasione per affrontare l’annoso tema dei trasporti in Campania è stata la consegna dei primi abbonamenti gratuiti per gli studenti da parte dello stesso governatore. Se il biglietto singolo sale da 1 euro tondo a 1,10, non subiranno alcun aumento gli abbonamenti annuali e mensili e quindi, come ha sottolineato De Luca, “non toccheranno le fasce deboli e gli utenti abituali del trasporto pubblico” e consentiranno alle famiglie di “effettuare un risparmio annuo di 300 euro per i ragazzi”. Complessivamente è stata studiata la possibilità di riduzioni in percentuale degli abbonamenti per i singoli componenti di famiglie numerose. Chi ha un reddito inferiore ai 20mila euro potrà avere una riduzione progressiva del 10% per il secondo abbonamento, del 20% per il terzo e del 30% per il quarto. Sono state inoltre istituite formule di abbonamento settimanale e di tre giorni. L’aumento tariffario del biglietto singolo è dovuto all’indicizzazione Istat per il triennio 2014-2016 ed è pari al 10%. Le altre due novità riguardano le donne (che potranno avere uno sconto già a partire dai 62 anni e non dai 65) e le forze dell’ordine (che potranno viaggiare gratis, anche in borghese, qualificandosi con l’autista del bus e dando la propria disponibilità ad esercitare funzioni di ordine pubblico nel caso in cui si verificassero problemi. Viaggeranno, invece, gratis tutti gli studenti (di ogni ordine e grado) che si registreranno sul sito unicocampania e che avranno i requisiti previsti: residenza nella regione; età tra gli 11 e 26 anni; iscrizione per l’anno scolastico o accademico 2016/17; distanza casa-scuola superiore a 1 chilometro; certificazione Isee ordinaria non superiore a 35mila euro.
La reazione del centrodestra al leggero aumento del costo del biglietto del bus, da un euro a 1,10, è arrivata per voce del vice coordinatore di Fi Campania, Severino Nappi, e del capogruppo in Consiglio regionale Armando Cesaro. Quest’ultimo ha attaccato il governatore con una punta di sarcasmo: “De Luca si metta d’accordo con se stesso e ci faccia sapere se i tagli del Fondo Nazionale del Trasporto pubblico ammontano a 45 milioni di euro, come leggiamo a pagina 48 del suo Defr oppure a 32 milioni di euro come dichiara oggi. Ma, soprattutto, spieghi ai cittadini come intende coprire questo buco”. “Il presidente della giunta campana – ha aggiunto Cesaro – chiarisca anche cosa intende per ‘adeguamento Istat delle tariffe del trasporto locale’; poiché ciò presupporrebbe, visto che l’indice è negativo, che i biglietti dovrebbero costare di meno”. Dal canto suo Nappi, responsabile del partito per le Politiche per il Sud ha accusato il governatore di lasciare da un lato “i genitori senza lavoro o senza sostegno” e dall’altro di farsi “propaganda regalando ai figli (o meglio a qualche figlio ben informato) un abbonamento ai mezzi pubblici, con tanto di sceneggiata in Sala Giunta”. “Una mancetta pagata cara dagli utenti – ha insistito Nappi – come ha scoperto il nostro capogruppo in Consiglio regionale, Armando Cesaro, in bilancio ci sono 50 milioni di euro in meno per i trasporti”.
A replicare al centrodestra è stato il consigliere regionale Pd, e Questore alle Finanze del Consiglio Regionale della Campania, Antonio Marciano. “In Campania siamo di fronte a una novità straordinaria per i nostri giovani e soprattutto per le loro famiglie – ha contrattaccato – dopo cinque anni di progressivo smantellamento del sistema di trasporto pubblico regionale e di mortificazione e cancellazione del diritto alla mobilità, la giunta mette in campo una misura concreta ed efficace, che non a caso ha trovato subito un riscontro immediato ed entusiasta da parte dei diretti interessati. In soli 10 giorni, infatti, sono già 15 mila gli studenti che hanno fatto richiesta di riconoscimento per l’abbonamento gratuito”. “Le dichiarazioni di Nappi e Cesaro sembrano figlie dei primi colpi di caldo in queste giornate torride – ha aggiunto con pari sarcasmo – a loro, dunque, consiglio di prestare maggiore attenzione e di utilizzare la pausa estiva per colmare il gap di informazioni in vista della ripresa di settembre”. L’esponente del Pd ha infine assicurato l’impegno del centrosinistra “a rendere più efficiente il servizio, migliorare la qualità del trasporto, garantire maggior sicurezza ai lavoratori del settore e agli utenti, facendo sempre gli interessi della nostra comunità e, in particolare, della sua parte più giovane e spesso più in difficoltà”.