Regione, Bonavitacola: Prudenza su fusione partecipate ambientali

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La molla fondamentale che deve spingere alla semplificazione è qualificare le funzioni di questi soggetti, consentendo ad essi di perseguire meglio le finalità per le quali sono nate”. Così il vicepresidente della giunta regionale Fulvio Bonavitacola nel relazione in commissione sulle partecipate le intenzioni dell’esecutivo. In campo ambientale “abbiamo Campania Ambiente e Servizi, SMA, però abbiamo anche Arpac Multiservizi che non è qui considerata per una scelta, secondo me, sbagliata precedentemente, ma consideriamola insieme. Queste 3 società spesso fanno cose tra loro sovrapponibili e hanno interlocuzione con diverse direzioni generali e con complicazione di rapporti, persino a volte con disciplinari di affidamento tra una direzione generale e l’altra che non sono omogenei, con meccanismi di rendicontazione tra una direzione e l’altra che non sono omogenei, con responsabilità relazionali sulla partecipata diversificate. Non c’è dubbio che un polo delle partecipate che segue il filone ambientale deve comportare un’organizzazione del committente commisurata a quella semplificazione e che sia dedicata a gestire i rapporti con quelle società, cioè non è consentito, per le attività, di dare rilevanza che tra le tante cose ci sia il funzionario che s’interessi anche della partecipata, occorre una struttura della Regione che abbia rapporti con la partecipata e che segua questo capitolo”, annuncia. Quanto alla fusione tra Sma e Campania Ambiente e Servizi “guarderei con prudenza e gradualità perché la fusione di per sé non risolve nessuno dei problemi che hanno Campania Ambiente e Sma, è la classica semplificazione per dire che risparmiamo perché mettiamo meno amministratori”.