Regione, appello al ministro
Caldoro: Siamo pronti ad assumere

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Il governo deve cambiare strategia. La situazione non è più sostenibile. Con meno risorse e meno personale non si può dare migliore sanità”. Così Stefano Caldoro, presidente Il governo deve cambiare strategia. La situazione non è più sostenibile. Con meno risorse e meno personale non si può dare migliore sanità”. Così Stefano Caldoro, presidente della Regione Campania commenta la diffida al ministero dell’Economia. “Con il ministero della Salute abbiamo avviato una nuova fase di equilibrio di bilancio e di riorganizzazione. Nei prossimi anni, se saranno mantenuti i patti, la Campania finirà di subire le ingiustizie sulla ripartizione del fondo. Adesso – sottolinea il presidente – bisogna intervenire sul personale. Noi siamo pronti ad assumere giovani medici ed infermieri. La nostra è una diffida, al governo, al ministero della Economia in particolare. È una battaglia che non ha colore, fatta solo per i cittadini della Campania”, conclude il governatore.


Emergenze cardiovascolari in primo piano a Napoli. “Negli ultimi decenni – sottolinea Luigi Chiariello, direttore del Centro Cuore della Clinica Mediterranea che organizza, per lunedì 23 febbraio, un confronto sul tema – i progressi nella diagnosi e terapia delle malattie cardiovascolari hanno consentito un miglioramento delle prospettive di sopravvivenza e di qualità della vita nella grande maggioranza dei pazienti cardiovascolari. In un consistente gruppo di pazienti, tuttavia, il beneficio di queste terapie appare strettamente legato al “fattore tempo”.


Sanità significa tutela della salute dei pazienti, non conti da far quadrare. Il blocco del turn over non crea solo disagi a dirigenti medici e infermieri ma anche ai primari. In Campania mancano oltre 200 posti di primari e la maggior parte dei quelli in servizio sono precari”. È il messaggio contenuto nel dossier sulla sanità campana messo a punto dall’Associazione nazionale dei primari ospedalieri presentato all’ospedale Cardarelli di Napoli, tra i più in sofferenza secondo il documento con un indice di occupazione globale del 123,3 per cento e 172mila accessi al Triage-Pronto soccorso, un paziente visitato ogni 2 minuti, +22 per cento.