Regione, al via la stagione De Luca: Così impedirò declino della Campania

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La ricetta è fare della Campania la più grande piattaforma logistica dell’intera Europa, rilanciando la portualità, il turismo, i poli d’eccellenza di cui la regione è ricca, e anche quella vocazione industriale da tempo smarrita e che ha nell’aerospazio un’eccellenza mondiale. Ma più che sulle ricette taumaturgiche, la Campania di Vincenzo De Luca, neogovernatore oggi alla prova del Consiglio regionale dove ha esposto il suo programma, privo della Giunta che presenterà domani pomeriggio, punta su una stagione dell’orgoglio chiamando a raccolta anche l’opposizione, cui offre la sua disponibilità a risolvere i problemi al di là delle bandiere di partito. La “prima” di De Luca in Consiglio regionale arriva in un pomeriggio reso caldo più dall’afa che dalle proteste di lavoratori e centri sociali, con qualche momento di tensione all’esterno del Palazzo tra manifestanti e forze dell’ordine. In aula c’è il clima da primo giorno di scuola, tra tante facce nuove e vecchie conoscenze. Si nota, e fa una certa tenerezza, il passeggino con bebè di sei mesi spinto da Bruna Fiola, tra i volti nuovi del Pd. La ressa dei fotoreporter fa ritardare l’avvio dei lavori di qualche minuto, tempo che De Luca sfrutta per una stretta di mano con il suo predecessore Stefano Caldoro.

D’Amelio presidente

Il primo atto del nuovo Consiglio della Campania è l’elezione del suo presidente: Rosa D’Amelio, irpina di Lioni, fa il pieno di voti raccogliendo un consenso bipartisan. Poi tocca a De Luca prendere la parola per illustrare il programma. “Non abbiamo molti amici in Italia – dice – vorrei che i campani sentissero un nuovo orgoglio da parte nostra“. Il contesto è di quelli difficili: “I problemi che abbiamo di fronte sono pesanti e impegnativi – dice parlando a braccio – richiederanno uno sforzo straordinario da parte di tutti. La situazione è pesante, dobbiamo affrontare un triplo problema. Quello del ritardo storico del Sud rispetto al Nord; l’ulteriore arretramento che abbiamo avuto in questi anni; e infine, come posizionare la Regione in campo nazionale e internazionale“.

De Luca: Una regione “contraddittoria”

Il quadro d’insieme che delinea De Luca, a fronte di qualche segnale positivo che viene dal turismo, è quello di una realtà che il governatore definisce “contraddittoria“, perché fatta di “problemi ma anche di eccellenze“. “Ma il quadro d’insieme – afferma – fornisce una sensazione di lento declino. Siamo diventati la terza regione d’Italia, eravamo la seconda. Ora ce la giochiamo con il Lazio. Il declino è in corso e dobbiamo frenarlo e invertirlo“. “Purtroppo – sottolinea De Luca – abbiamo bruciato molti anni. Questo è il tema centrale che abbiamo nei prossimi 5-10 anni: come impedire il declino. E’ una sfida drammaticamente difficile, ma è la sfida che dobbiamo vincere se non ci vogliamo rassegnare a vedere i nostri figli emigrare“.

La stoccata di Caldoro

La replica di Caldoro è ironica: “Ci aveva promesso un vicepresidente donna che ci avrebbe fatto sognare: poi è arrivato il fido Fulvio“, attacca riferendosi al vice di De Luca, Fulvio Bonavitacola. Che finisce anche nel mirino dei Cinque Stelle che lo invitano, con il capogruppo Valeria Ciarambino, a risolvere al più presto il problema dell’ incompatibilità, dimettendosi – dice senza mezzi termini Ciarambino. Ma è anche la prima volta dei grillini nel Consiglio Regionale della Campania che, esclusi dalle nomine dell’Ufficio di Presidenza, mettono in scena la prima protesta della consiliatura. Ma dura meno di niente: il caldo asfissiante, che il neopresidente del Consiglio Rosa D’Amelio combatte con un ventaglio, finisce per fiaccare anche la loro effervescenza.

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