“Voglio essere etichettato come il candidato dei pendolari, di chi deve ricevere cure e trova gli ospedali chiusi, ma soprattutto combatteremo i voti della camorra che a noi fanno “Voglio essere etichettato come il candidato dei pendolari, di chi deve ricevere cure e trova gli ospedali chiusi, ma soprattutto combatteremo i voti della camorra che a noi fanno schifo“. Così Marco Di Lello, parlamentare del Psi, durante l’incontro con la stampa per la presentazione della sua candidatura alle primarie del Pd per le prossime le Regionali in Campania. “Per mesi – ha affermato Di Lello – abbiamo fatto ciò che era necessario per una candidatura alternativa a quelle di De Luca e Cozzolino, ora basta. Ho formalizzato la mia discesa in campo, da oggi dunque non ci saranno più problemi interni al Pd, perchè sono diventate ufficialmente le primarie del centrosinistra“. Di Lello, di fronte ai giornalisti, costretti in una stanza affollata al centro di Napoli, ha annunciato un’assemblea pubblica per sabato prossimo a Città della Scienza, proprio dove c’è stata la Fonderia qualche mese fa: “Era una buona idea – ha aggiunto – da lì poteva partire una candidatura. Faccio ora appello a chi partecipò e chiedo loro di sostenermi. Migliore? Fino ad ora non ha ufficializzato nulla“. Su De Luca e la Severino, in particolare, Di Lello ha spiegato: “Com’è noto sono tra i pochi garantisti ho presentato, in tempi non sospetti, modifiche alla Severino. Se non riusciamo a modificare il testo di legge e le cose restano come sono, potrebbe esserci un problema, se si candida una persona che poi per legge non può ricoprire il ruolo da presidente della Regione, ma non sarò io a porre una pregiudiziale per la sua candidatura, mi affido al suo senso di responsabilità“.