Reddito Energetico: cos’è e come funziona il nuovo incentivo per impianti fotovoltaici privati

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In arrivo il Reddito Energetico 2023 rivolto alle famiglie con Isee basso che consentirà la realizzazione di impianti fotovoltaici nelle abitazioni private in assetto di autoconsumo.

Lo scopo è incentivare l’utilizzo di energie rinnovabili e permettere alle famiglie di risparmiare considerato l’aumento dei prezzi dell’energia elettrica.

Per sostenere la misura è stato istituito un fondo da 200 milioni di euro rivolto alle famiglie in condizione di disagio economico previsto nel Decreto firmato dal ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin.

Questo provvedimento ha un doppio fine:

  • un obiettivo sociale di sostegno alle fasce più indigenti, ossia un aiuto concreto per le famiglie più povere che hanno difficoltà nel sostenere le spese per il pagamento delle bollette;
  • un obiettivo ambientale in quanto promuove l’utilizzo di energia rinnovabile (con i pannelli solari), ossia energia pulita, per concretizzare una reale ed equa sicurezza energetica.

Il Reddito è riconosciuto alle persone fisiche che appartengono a nuclei familiari con Isee inferiore ai 15.000 euro o a 30.000 euro in caso di 4 o più figli a carico.

Sono previsti inoltre requisiti specifici da rispettare legati al tipo di impianto fotovoltaico:

  • gli impianti fotovoltaici da realizzare devono essere al servizio di unità residenziali nella disponibilità di nuclei familiari in condizione di disagio economico e di una potenza nominale non inferiore ai due kilowatt e non superiore ai sei, o comunque non andare oltre la potenza nominale in prelievo sul punto di connessione;
  • gli impianti, per i quali il decreto destina un contributo in conto capitale, devono essere realizzati su coperture e superfici, aree e pertinenze di cui il soggetto beneficiario sia titolare di un valido diritto reale.

Le modalità di assegnazione saranno comunicate nelle prossime settimane.