Reddito di cittadinanza e quota 100, l’assessore campano Palmeri: Personale insufficiente

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Potenziamento del personale dei centri per l’impiego e chiarezza sulla figura dei navigator. Sono queste le due criticità che l’assessore al Lavoro della Regione Campania, Sonia Palmeri, evidenzia in vista del via alla misura del reddito di cittadinanza. “Stiamo lavorando con il Governo – spiega Palmeri all’Adnkronos – affinché vengano recepiti alcuni nostri nuovi emendamenti e che vengano prese in considerazione le criticità che abbiamo evidenziato martedì scorso nell’incontro al Ministero”. Palmeri ribadisce la sua perplessità sulla figura del navigator per quanto riguarda “l’origine, i rapporti funzionali e la tipologia di lavoro che dovrà andare a fare. Su questo credo che le Regioni realizzeranno un paio di emendamenti, molto velocemente perché siamo in fase di conversione. Il ministro – sottolinea l’assessore regionale campano – si è mostrato disponibile a un ascolto attento su ciò che abbiamo evidenziato in merito alla figura del navigator, anche perché le Regioni hanno fatto intendere che ci sono seri profili di anticostituzionalità”.
C’è poi la questione dei lavoratori impegnati nei centri per l’impiego. In Campania i dipendenti ex Province poi passati alla Regione sono 561 per 46 centri per l’impiego presenti in regione: 18 in provincia di Napoli, 3 dei quali a Napoli città, 12 in provincia di Salerno, 8 in provincia di Caserta e 4 rispettivamente nelle province di Avellino e Benevento. “Eseguiremo la misura del reddito di cittadinanza con tutta l’efficienza possibile, ma – spiega Palmeri – il numero di dipendenti dovrebbe raddoppiare” anche alla luce del fatto che “in tutte le regioni si è assottigliato, perché molti sono andati in pensione e con quota 100 la situazione rischia di peggiorare”. Ecco perché, ricorda Palmeri, “il governatore De Luca ha sottolineato già da 3 anni la necessità di un grande piano per il lavoro nella pubblica amministrazione. In Campania è stato calcolato che usciranno 13 mila dipendenti nei prossimi anni. De Luca su questo ha avuto una lungimiranza senza eguali ma non è stato ascoltato e non certo solo da questo Governo, ma anche da quello precedente”, conclude.