Stesso assicurato, stessa automobile, stesso attestato di rischio, stessa città di residenza, ma tariffa RC notevolmente diversa; come mai? La ragione, spesso, si traduce in 3 lettere: Cap. Secondo un’analisi di Facile.it, in alcune grandi città italiane vivere in un quartiere piuttosto che in un altro può far aumentare anche del 36,4% l’importo del miglior premio disponibile. Simulando la richiesta di assicurazione di un profilo tipo (uomo, 42 anni, impiegato, coniugato, prima classe di merito da meno di un anno, che guida una station wagon 1.4, unica vettura del nucleo familiare), il sito ha evidenziato come risiedere in una zona o nell’altra della città, a volte anche solo da un lato o dall’altro della stessa strada, possa incidere sensibilmente su quanto si paga di assicurazione; se a Firenze la differenza di prezzo massima è tutto sommato contenuta (+2,15% fra chi risiede nell’area a migliore e quella a peggiore tariffazione), nelle altre città campione le diversità incidono sensibilmente sul premio. Restano sotto la soglia psicologica della doppia cifra, magra consolazione, solo Genova (+8,25%) e, per meno di un soffio, Milano (+9,99%); la superano invece Roma (+10,73%), Torino (+11,90%), Bari (+18,60%) e, soprattutto, Napoli dove la migliore offerta disponibile per i Cap 80127, 80128 e 80129 è inferiore del 36,4% rispetto a quella disponibile per il Cap 80139. È sempre così? No. Alcune assicurazioni scelgono di mantenere in tutto il territorio urbano la medesima tariffa, ma questa, sempre secondo la simulazione fatta da Facile.it, è spesso maggiore rispetto alle migliori offerte di altre compagnie. Fanno eccezione, tra i capoluoghi presi in esame dal comparatore, Bologna, Venezia, Cagliari e Palermo dove, nonostante la differenza di Cap, la migliore offerta disponibile per gli automobilisti è identica.