Rbd, via il debito e spazio a una newco

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La compagnia Rizzo Bottiglieri De Carlini (Rbd) ottiene il via libera dei creditori al piano di ristrutturazione del debito. La società napoletana metterà in vendita sette navi e costituirà una newco alla quale affidare il rilancio del business. Con i soldi delle cessioni di quattro Post Panamax e tre Panamax, la stima parla di 62,5 milioni di dollari, si procederà all’estinzione di parte delle ipoteche in mano alle banche.

Un’operazione complessa

Gli istituti di credito hanno un’esposizione complessiva di 743,3 milioni di euro nei confronti di Rbd: il gruppo che ha concesso il prestito più consistente è Monte dei Paschi (227 milioni), seguono Goldman Sachs (206,1 milioni), Intesa Sanpaolo (158 milioni), Ubi Banca ex-Centrobanca (50,9), Deutsche Bank (38 milioni), Banca Popolare dell’Emilia Romagna (21,2 milioni), Cariparma (21,2 milioni) e Dnb (20,1 milioni). Il piano prevede uno stralcio dei singoli debiti navali ipotecari per un ammontare di 363 milioni di dollari, il 50 per cento del debito totale con le banche, ed è così strutturato: 133,6 milioni di dollari a Goldman Sachs, 86 a Monte dei Paschi, 59,6 a Intesa Sanpaolo, 30,4 a Deutsche Bank, 14,9 per Dnb, 14,2 a Centrobanca e 12,2 a testa a Cariparma e Popolare dell’Emilia Romagna. Oltre a incassare i fondi della vendita delle navi le banche otterranno anche il controllo di una società nella quale confluiranno gli asset immobiliari del gruppo armatoriale campano. Tra questi ci sono cespiti di un certo prestigio come l’hotel La Palma a Capri e Villa Olivella a Torre del Greco. L’elenco dei creditori, però, non comprende solo gli istituti di credito. A vantare pagamenti da Rbd sono anche società del calibro di Ligabue Spa, Siat, Rina Service, Banchero Costa, Ifchor, Unitramp, Nolarma Dry Cargo, Ow Bunker Malta, Smit Salvage. Della vicenda, sotto il controllo del tribunale di Torre Annunziata, si sta occupando il commissario giudiziale Armando Sorrentino.

Rilancio in due mosse

La newco libera da debiti che si occuperà di riprendere l’attività storica del gruppo, incentrata soprattutto sui noli, sarà controllata al 100 per cento da Rbd. Avrà da subito in dotazione nove unità navali: 6 Aframax Tankers (petroliere) più 3 Capesize (porta rinfuse dry). Con il ricavato della nuova attività la compagnia napoletana ripagherà il debito residuo entro il 2025.