Rapporto Svimez, Manfredi: Non basta crescere, servono infrastrutture per crescere bene

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in foto il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi alla presentazione del Rapporto Svimez 2023

“Il Mezzogiorno non è un problema dell’Italia ma un’opportunità dell’Europa. Se non cresce, l’Italia non potrà competere con gli altri paesi europei”. Lo ha detto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, alla presentazione del Rapporto Svimez, in corso a Roma. ”Il Sud perde milioni di abitanti, otto milioni entro il 2080, sono numeri che fanno tremare i polsi, perde tantissimi giovani, si deprime la natalità e capacità di produrre reddito e perde giovani laureati, un numero che cresce anche se aumenta l’occupazione. Quindi senza modello di sviluppo industriale al Sud non saremo in grado di offrire posizioni lavorative per tenere sul nostro territorio i giovani che si laureano”, ha aggiunto il sindaco.

”Il Mezzogiorno può essere una grande area industriale ad alto valore aggiunto, sfruttando transizione digitale e ecologica per una crescita qualificata. Non basta crescere, si deve crescere bene, servono infrastrutture materiali, garantire la qualità abitativa, un sistema di trasporti, i sistemi di gestione del rischio. Sono convinto sul Pnrr con il ministro Fitto faremo un lavoro importante, ma serve una visione di sviluppo del Mezzogiorno, partendo dal capitale umano, dalle condizioni ambientali favorevoli nonostante i cambiamenti climatici, e dalle opportunità di crescita date dalla filiera dell’ambiente, dell’energia, dell’agroalimentare, così possiamo fare la differenza, ha concluso Manfredi.

“Dai dati del Rapporto Svimez emerge un paradosso – ha spiegato Manfredi – il lavoro, che dovrebbe portare benessere e ricchezza, invece indica che porta povertà, la crescita degli occupati è la crescita dei poveri e testimonia il fenomeno di un lavoro povero dove i salari bassi e il part time involontario e una serie di condizioni nei servizi fa sì che lavorare non basta, non c’è un potere reale di acquisto delle famiglie e dal punto di vista sociale può minare le basi del nostro modello democratico. Si tratta di un’emergenza da affrontare da parte della politica nazionale ma senza la rivalutazione del potere d’acquisto dei lavoro non ci sarà futuro per il benessere individuale, per la coesione sociale e la crescita economica”, ha aggiunto Manfredi.