Le imprese che investono su capitale umano, tecnologia e sostenibilità sono mediamente più produttive, più redditizie e più resilienti. In Italia, secondo uno studio della Fondazione Cotec in collaborazione con Unioncamere e la Fondazione Symbola, già un’impresa su tre ha effettuato la svolta green e crescono velocemente i fattori legati all’Economia della conoscenza, più dipendente dal capitale umano e dalle competenze e meno dal processo di produzione.
Il rapporto sarà al centro del XIV Simposio Cotec Europa dal titolo “La transizione verso l’economia immateriale in Europa”, incontro annuale istituzionale tra le Fondazioni per l’innovazione d’Italia, Portogallo e Spagna per lo sviluppo competitivo dell’Europa mediterranea, oggi più che mai impegnata a supportare i piani Next Generation Europe.
Il Cotec summit sarà ospitato dall’Edgar Neville Auditorium di Malaga domani, mercoledì 17 novembre, a partire dalle ore 15.30, alla presenza del Re di Spagna, Filippo VI, del Presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella e del Presidente della Repubblica portoghese, Marcelo Rebelo de Sousa.
Nell’era della transizione digitale è maturata la consapevolezza che la chiave per il successo di un’azienda risieda principalmente nella dotazione di risorse intangibili, rappresentate in particolare dal capitale umano, intellettuale, relazionale, sociale organizzativo e simbolico di un’impresa; soltanto risorse rare, di valore, difficilmente imitabili, consolidate nel tempo grazie a meccanismi di apprendimento evolutivo, consentono all’impresa di distinguersi rispetto ai concorrenti. Ed è proprio l’importanza crescente degli intangibili che sta portando, in questi ultimi anni, ad una profonda rivisitazione delle tradizionali metodologie valutative, mediante le quali si cerca di stimare il valore d’impresa. Esempi di beni intangibili sono i brand, il know-how, i brevetti, le competenze, l’immagine dell’azienda; beni che spesso non figurano neanche nei bilanci aziendali ma si rivelano sempre più spesso fattori rilevanza crescente per la competitività e per l’accrescimento di valore delle aziende.
I lavori del Simposio si apriranno con gli interventi di Jorge Barrero, Direttore Generale di Cotec España, di Jorge Portugal, Direttore Generale di Cotec Portugal e di Carlotta Quattro Ciocchi, Direttore Generale di Cotec Italia; seguiranno testimonianze di leader aziendali ed esponenti delle istituzioni dei tre Paesi con l’intento di analizzare, ciascuno nel proprio ambito, la situazione attuale e delineare azioni comuni sui temi della politica da attuare per agevolare la transizione verso una economia della conoscenza finalizzata a valorizzare gli asset immateriali delle imprese in Europa.
In particolare, l’intervento del presidente di Unioncamere, Andrea Prete sarà incentrato sui risultati dello studio realizzato insieme a Cotec relativo al ruolo e agli effetti degli asset immateriali sulla produttività, redditività e resilienza delle imprese italiane.