Rame, alluminio, nichel in recupero di mezzo punto

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Il punto. Appare in calo netto Borsa italiana in queste prime ore di contrattazione: il Ftse Mib segna infatti -1,3%, il Ftse Italia All-Share -1,1%, il Ftse Italia Mid Cap -0,2%, il Ftse Italia Star +0,1%.

Invero, tutte le principali Borse europee hanno aperto la seduta in ribasso. Il Dax30 di Francoforte cede lo 0,4%, il Cac40 di Parigi lo 0,7%, il Ftse100 di Londra lo 0,2% e l’Ibex35 di Madrid lo 0,9%.
L’euro è in recupero contro dollaro dal minimo del 29/4 a 1,1359 toccato ieri. Al momento EUR/USD oscilla in area 1,1395.

Incerti i mercati obbligazionari dell’eurozona con vendite sul BTP. Il rendimento del Bund decennale rispetto alla chiusura precedente è stabile allo 0,12%, quello del BTP sale di 4 bp all’1,56%. Lo spread sale di 4 bp a 144. Il settore bancario è in netta flessione con l’indice FTSE Italia Banche a -1,9%, EURO STOXX Banks a -1,5% circa.
Seduta poco significativa a Tokyo con l’indice Nikkei 225 che chiude a +0,08%. Le borse cinesi appaiono incerte: l’indice CSI 300 di Shanghai e Shenzhen termina a +0,45% circa, a Hong Kong l’indice Hang Seng al momento segna -0,9% circa.

Le chiusure della seduta precedente a Wall Street: S&P 500 +1,25%, Nasdaq Composite +1,26%, Dow Jones Industrial +1,26%. 
Il petrolio torna a perdere terreno dopo il recente rally, ancora a causa degli ostacoli alla produzione in Canada e Nigeria e su aspettative che le riserve in Usa siano cresciute ai massimi addirittura dal 1929. 
In recupero, sui mercati orientali, gran parte delle altre materie prime con rame, alluminio e nichel in progresso di oltre lo 0,5% a Londra (l’indice dei sei metalli industriali al London Metal Exchange era scivolato ai minimi di un mese martedì). 
Poco sotto il mezzo punto percentuale anche l’apprezzamento dell’oro.

Borse asiatiche
Seduta complessivamente positiva per i mercati dell’Asia, che nel corso della giornata hanno limato i loro guadagni in assenza di indicazioni per una ripresa sostenibile dell’economia della Cina e dei Paesi emergenti. L’indice Msci Asia-Pacific, Giappone escluso, è passato da un guadagno di quasi mezzo punto percentuale a un moderato declino. Frenata che segue il balzo di quasi l’1,1% segnato nella seduta di martedì dall’indice globale Msci All-Country World Equity Index, nella migliore performance dell’ultimo mese. 
Nonostante una fiducia ancora limitata, Tokyo mette a segno la terza seduta consecutiva di guadagni, grazie ancora all’indebolimento dello yen nei confronti del dollaro. La valuta nipponica sta però recuperando terreno dopo essersi deprezzata di oltre il 2% nelle ultime due sedute e del 3% dai massimi dei precedenti 18 mesi registrati lo scorso 3 maggio. A fine seduta il Nikkei 225 limita i suoi guadagni allo 0,08% (sempre intorno alla parità, ma in negativo, l’indice più ampio Topix, deprezzatosi dello 0,04%). 
A Seoul, il Kospi, vira in negativo proprio in chiusura, segnando – 0,12% al termine delle contrattazioni.

A Sydney, l’indice S&P/ASX 200 continua a guadagnare chiudendo con un progresso dello 0,55% al traino proprio dei titoli legati alle materie prime (Bhp Billiton guadagna circa il 4%), che controbilancia la seduta negativa dei finanziari. A circa un’ora dalla chiusura Shanghai Composite e Shanghai Shenzhen Csi 300 sfiorano l’1% di progresso, mentre è intorno allo 0,50% lo Shenzhen Composite. 

Tra i principali indici della regione Hong Kong segna invece la peggiore performance: l’Hang Seng è infatti in declino di circa lo 0,60% (fa leggermente meglio l’Hang Seng China Enterprises Index, sottoindice di riferimento nell’ex colonia britannica per la Corporate China, in calo intorno allo 0,30%).

Borsa Usa
A New York i principali indici ieri hanno chiuso la seduta in netto rialzo. Il Dow Jones ha guadagnato l’1,26%, l’S&P500 l’1,25% e il Nasdaq Composite l’1,26%. Il mercato azionario Usa ha beneficiato del balzo del prezzo del petrolio.

A marzo le scorte all’ingrosso hanno fatto segnare un incremento dello 0,1% m/m, in linea con le attese. Nel mese di febbraio le scorte erano diminuite dello 0,6% su base mensile. L’indagine JOLTS (Job Openings and Labor Turnover Survey) segnala che le posizioni lavorative ricercate dai datori di lavoro a marzo si sono attestate a 5,757 milioni, in rialzo rispetto a 5,608 milioni di febbraio e superiori a 5,431 milioni attesi dagli economisti.

Sul fronte societario Amazon +3,43%. Bernstein ha alzato il target price sul titolo del colosso dell’e-commerce a 1.000 dollari per azione. 
Dean Foods -0,27%. Il gruppo alimentare ha annunciato il ritorno all’utile (39,2 milioni di dollari) nel primo trimestre contro a perdita di 73,7 milioni dello stesso periodo di un anno prima. Escluse le poste straordinarie l’utile per azione si è attestato a 0,45 dollari, 7 centesimi in più delle attese. I ricavi sono calati a 1,88 miliardi da 2,05 miliardi. Per il secondo trimestre la società stima un Eps adjusted compreso tra 0,32 e 0,40 dollari.

Allergan +5,18%. Il gruppo farmaceutico ha chiuso il primo trimestre con un utile per azione adjusted di 3,04 dollari, superiore ai 3,00 dollari indicati dal consensus. Peggio del previsto invece il giro d’affari a 3,80 miliardi contro i 3,95 miliardi attesi dagli analisti. La società ha annunciato un programma di acquisto di azioni proprie da 10 miliardi di dollari. 
SodaStream +23,69%. Il produttore di gasatori ha annunciato una trimestrale nettamente superiore alle attese.

Nel primo trimestre l’utile si è attestato a 0,29 dollari per azione, in linea con lo stesso periodo di un anno prima mentre i ricavi sono cresciuti a 100,9 milioni da 90,3 milioni. Gli analisti avevano previsto un Eps di 0,11 dollari su ricavi per 89 milioni.

Gap -11,51%. Il gruppo di abbigliamento ha comunicato per il primo trimestre vendite in calo da 3,66 a 3,44 miliardi di dollari. Risultato peggiore rispetto ai 3,54 miliardi del consensus di Thomson Reuters. L’utile per azione è atteso tra 31 e 32 centesimi di dollaro, contro i 44 stimati dagli analisti. Gap comunicherà i risultati definitivi del primo trimestre il prossimo 19 maggio.

I dati macro attesi oggi
Mercoledì 11 Maggio 2016

07:00 GIA Indice anticipatore mar;

10:30 GB Produzione manifatturiera mar;
10:30 GB Produzione industriale mar;

16:30 USA Scorte settimanali petrolio e derivati.