Raffrescatori evaporativi: tutto quello che c’è da sapere

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I raffrescatori evaporativi aspirano l’aria calda, la fanno passare attraverso un filtro bagnato con acqua fredda e poi la rilasciano nell’ambiente, magari nebulizzata. Questo, in modo estremamente semplificato, è il principio su cui si basano questi rivoluzionari sistemi di raffreddamento per ambienti: un modo per dire addio al caldo opprimente, abbattendo drasticamente consumi energetici e impatto ambientale.

Una soluzione, quindi, che sfrutta il principio naturale dell’evaporazione dell’acqua e che sta parecchi passi avanti rispetto ai normali condizionatori, sia in termini di efficienza sia per quel che riguarda le ripercussioni sull’ambiente.

Le proposte all’avanguardia di Flow raffrescatori, ad esempio, offrono e studiano soluzioni sempre più innovative per ogni tipo di esigenza, dai sistemi fissi ai dispositivi mobili.

Raffrescatori evaporativi: dalle stalle all’ufficio

I raffrescatori evaporativi possono essere impiegati praticamente ovunque, indipendentemente dalle dimensioni degli ambienti. Si possono utilizzare negli allevamenti – anche gli animali soffrono il caldo –, negli stabilimenti industriali, nelle abitazioni e nei negozi, in grandi aree pubbliche o uffici.

Sono in grado di rinfrescare ed umidificare anche grandi volumi d’aria in modo efficiente ed economico. E, sempre, si rivelano decisamente eco-sostenibili perché il principale agente raffreddante non è costituito da agenti chimici ma, come già sottolineato, dall’acqua di cui si sfrutta il naturale processo di evaporazione. Il risultato? Niente emissioni di gas serra, come invece accade con i tradizionali sistemi di condizionamento e i consumi sono soltanto quelli associati al funzionamento delle ventole.

Una soluzione innovativa ma non nuova, almeno non in senso stretto: sfruttare il principio adiabatico per rinfrescare gli ambienti è una pratica che arriva davvero da molto lontano. Il raffrescatore evaporativo si rifà al medesimo assunto, ma l’innovazione lo attualizza, rendendolo ideale per climatizzare e purificare ambienti anche di medie e grandi dimensioni.

Aria calda e acqua, la ricetta del benessere

Una ventola interna aspira l’aria dall’ambiente circostante e la convoglia attraverso un pannello evaporante in cellulosa, costantemente bagnato grazie ad un sistema di distribuzione dell’acqua. Qui avviene lo scambio: l’aria “cede” il calore all’acqua, che evapora, mentre quella ormai rinfrescata e purificata viene rilasciata nell’ambiente da climatizzare.

Tutti i liquidi residui vengono, quindi, scaricati dall’apparecchio, così da evitare stagnazioni. Il risultato è uno spazio sempre fresco e piacevole e, grazie ai continui ricambi, senza odori sgradevoli, polveri e germi. La ciliegina sulla torta, infatti, è rappresentata proprio dalla qualità dell’aria all’interno degli edifici: senza riciclo, non vi è rischio di emissioni di agenti patogeni.

Una caratteristica distintiva dei raffrescatori evaporativi è la loro capacità di funzionare efficacemente con porte e finestre aperte, mentre i condizionatori, al contrario, costringono a mantenere gli ambienti chiusi. Il motivo è sempre lo stesso.

Il raffreddamento avviene attraverso l’evaporazione dell’acqua e non richiede la creazione di una pressione positiva all’interno della stanza. Ovvero, il principio contrario su cui si basano i sistemi di condizionamento.

Quindi, i raffrescatori evaporativi alleviano dal caldo ma evitano di sottoporre il corpo a bruschi sbalzi termici: basta con mal di testa, raffreddori e altre complicazioni associate ai rapidi cambiamenti di temperatura.