Quanti ladri in Italia, ci mancava solo il tabaccaio

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Quanti ladri in Italia, persino le persone perbene rubano. Lui è il migliore, unico al mondo. Altro che mafia e camorra 
Dopo le miriadi di furti che si verificano da anni in Italia, ce n’è stato uno eccezionale e stupefacente a Napoli per la sua unicità. Non si era mai verificato nella storia della delinquenza. Ecco perché in pochi minuti ha fatto il giro del mondo la notizia del tabaccaio che, anziché istruire la pratica per corrispondere 500mila euro  all’anziana signora che gli esibiva una scheda del Gratt’e Vinci vincente, gliele prende e fugge in motorino. Nemmeno in TV una tale gag è credibile. Non si può più incassare la somma essendo stato il pagamento bloccato. La polizia ha acciuffato l’idiota poche ore dopo.
Finalmente a un marsalese che ha lasciato l’impronta la città dedica una piazzetta scalzando uno storico garibaldino 
Veniva spesso a Roma e mi parlava delle difficoltà che un industriale del Sud incontra. Grazie al suo entusiasmo vedevo Marsala più grande e produttiva. Quando mi confidò che per promuovere un buon vino lo vendeva a prezzo inferiore al costo, capii che era un imprenditore illuminato, e allora erano già pochi. Magari meritava uno spazio più ampio data la vastità della sua genialità e il suo immenso cuore. Spostato nella vicina traversa l’attuale titolare del largo, il decurione Andrea Di Girolamo, che firmò la decadenza delle autorità dopo lo sbarco dei Mille. Grazie sindaco, a nome di Marco.
Avere un compagno al duol scema la pena dice Dante. Che c’importa se la Giustizia francese è più lenta della nostra? 
Comincia in questi giorni, alle Assise di Parigi, il processo per il tragico attentato terroristico al Bataclan. Sono 14 gli imputati catturati dopo la strage. 130 le persone assassinate, centinaia i feriti, tutti giovani mentre si divertivano. Era il 13 novembre 2015. Senza nemmeno dover condurre indagini complicate per stabilire la colpevolezza dei componenti il commando dell’ISIS, l’istruttoria ha impiegato 6 anni. Se Macron insiste nell’acquistare la ministra Cartabia, specialista nel ridurre il tempo delle sentenze, potremmo dargliela in prestito per pochi mesi però essendo candidata al Quirinale.
Quanto prestigiosa sarebbe stata la vittoria degli azzurri sulla Lituania senza le esultanze a ogni gol che segnavano 
Come se avessero battuto per 5-0 il Barcellona o il Paris Saint Germain. Invece, stavano giocando col Porto Recanati. Ogni volta che segnavano si abbracciavano e gioivano in modo ridicolo e anche offensivo. Ancora più patetici sono stati i commentatori. Ecco l’Italia di cui essere orgogliosi! Riscattati i pareggi con la Bulgaria e La Svizzera! Mentre stavamo vincendo contro 11 dilettanti. In questi casi, se non si esulta si appare più autorevoli. Avrebbe dovuto insegnarglielo Mancini  in allenamento. Perché oltre alla vittoria, è ancora più importane avere dignità. Ma forse nemmeno lui lo sa.
Muoiono tante donne, troppe, uccise dall’uomo che hanno amato e vogliono lasciare avendone scoperto la violenza 
Sono uomini belli e affascinanti che a un certo punto manifestano istinti brutali e sono capaci di uccidere per rabbia o gelosia. Nessuno può difendere quelle mogli, compagne o fidanzate. Né la polizia, né il magistrato e nemmeno lo stato che, infatti, nessuno colpevolizza. È necessario che imparino a difendersi da sé. La violenza non si manifesta nel tempo. Ogni donna se ne accorge sin dal primo sguardo. Anzi è spesso quella violenza ad attrarla. E crede di poterla controllare con la propria femminilità. Si sbaglia. Quel tipo  di uomo uccide piuttosto che vedere mortificata la propria virilità.
Un tempo nelle manifestazioni si infiltravano i black block, oggi nelle proteste violente si inserisce qualche pacifista 
Grazie all’evoluzione della tecnologia tutto cambia, purtroppo in peggio. Si racconta, come una favola, che un tempo si cedeva il passo alle donne e agli anziani. Nei cortei si sfilava con i bambini per mano. Qualcuno mostrava un cartello con cui spiegava il motivo della protesta. Oggi i più miti insultano, gli altri aggrediscono. Chi la pensa diversamente è un nemico da combattere. Non si contesta più con le motivazioni, ma con la violenza. Però, sono pavidi. Temono di essere schedati e disertano il corteo. Certa politica li asseconda perché il green pass, che è un documento, è un avversario.