Punto Sud, Scannapieco: Le risorse ci sono, servono le progettualità. Bianchi: Meno B&B, più progettualità

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“Infrastrutture, ricerca, nuove competenze, venture capital. Ecco i settori dove le risorse del Pnrr possono avere più impatto”.  Lo ha detto l’amministratore delegato di Cdp, Dario Scannapieco intervenendo a Punto Sud, il festival promosso da Svimez e Editori Laterza in corso di svolgimento a Bari, nel panel dedicato alle politiche industriali e al PNRR. L’AD ha poi aggiunto, “Cassa depositi e prestiti è sempre stata molto presente nel Mezzogiorno: 16 mila e 200 le imprese meridionali sostenute, circa 2.700 enti. È il momento di mettere a sistema tutto: supporto alle imprese, supporto alle infrastrutture e una buona gestione ed è per questo che offriamo servizi di advisoring per aiutare le amministrazioni a mettere a terra le risorse. Sono spesso le progettualità a mancare.” Per Luca Bianchi, direttore generale della Svimez, “Per fare politica industriale bisogna fare delle scelte. Vuol dire orientare le risorse nei settori ad alta specializzazione. Al sud esistono e sono gli unici che possono offrire, soprattutto, occasioni di lavoro per i tanti laureati meridionali che purtroppo molto spesso sono costretti ad emigrare. Per dirla con una battuta: meno B&B e più R&D (ricerca e sviluppo)”.
“Abbiamo bisogno di una politica dedicata, che accompagni il sistema delle imprese lungo il sentiero delle transizioni, specie quella green, abbinando a previsioni mirate e selettive, basate su strumenti disegnati ad hoc per imprese e territori al Sud, i necessari interventi orizzontali su variabili-chiave, quali le infrastrutture e l’innovazione”, spiega il vicepresidente di Confindustria Vito Grassi. “Su questo, un esempio calzante è il Piano Transizione 5.0, ad oggi non ancora attivo in quanto legato alla conclusione del negoziato tra Governo e Commissione europea sulla rimodulazione del PNRR. In proposito, voglio sottolineare che le prime anticipazioni sulla prossima Manovra economica ci confermano che quelle del PNRR rappresenteranno, per i prossimi mesi, le principali risorse disponibili per il sostegno agli investimenti privati”, conclude.
“Circa 3,8 Mld€ di contributi PNRR richiesti per un totale di oltre 4,5 Mld€ di investimenti a livello nazionale. Più del 50% concentrato nel Mezzogiorno”. Questi i numeri illustrati invece da Alessandro Marzullo, responsabile progetti PNRR e transizione energetica di Enel Italia. “La nostra priorità sono le reti di distribuzione delle energia, elemento trainante della transizione energetica, con investimenti per l’aumento della resilienza e dell’hosting capacity. Per la messa a terra entro il 2026 di un così significativo volume di investimenti, è necessario però ottenere uno snellimento dei processi autorizzativi, operativi e di rendicontazione dei lavori.”
“Il Mezzogiorno è un territorio ricco di distretti e di aziende affermate che rappresentano delle eccellenze a livello mondiale. È importante che gli imprenditori abbiano il coraggio e la volontà di continuare a investire qui per creare sempre più valore e il pnrr è certamente un’opportunità in tal senso”, dichiara Domenico De Angelis, Condirettore Generale di Banco Bpm. “Per favorire la crescita del territorio è necessario che tutti gli attori, anche le banche, facciano sistema e giochino ciascuno la propria parte. Banco Bpm – conclude De Angelis – è presente su gran parte del territorio nazionale e anche qui a Bari abbiamo strutture e persone dedicate che lavorano con impegno con l’obiettivo di sostenere gli imprenditori e accompagnarli nei loro progetti di crescita”.