La legge regionale che istituisce la figura dello Psicologo del territorio muove i primi passi. La Regione Campania, attraverso l’assessorato ai Servizi sociali, nel dare applicazione pratica alla legge contro la Violenza di genere, ha infatti ribadito che i Piani La legge regionale che istituisce la figura dello Psicologo del territorio muove i primi passi. La Regione Campania, attraverso l’assessorato ai Servizi sociali, nel dare applicazione pratica alla legge contro la Violenza di genere, ha infatti ribadito che i Piani di zona devono applicare la legge dello Psicologo del territorio, ovvero assumere psicologi per i Centri antiviolenza. “Essere inseriti con tale chiarezza in questo decreto dirigenziale – fa notare il presidente dell’Ordine degli Psicologi della Campania, Raffaele Felaco – non era una cosa scontata o dovuta, bensí è stato come sempre il frutto di un accorto, continuo e competente lavoro. Voglio quindi ringraziare per la sensibilità e la competenza l’assessore regionale ai Servizi sociali e i dirigenti del suo ufficio”.
Con questo provvedimento si dà seguito alla volontà espressa da oltre 22 mila cittadini campani, che firmando la proposta di legge presentata dall’Ordine campano hanno manifestato questa urgente necessità.
“Naturalmente l’impegno per lo sviluppo della professione non può fermarsi – sottolinea Felaco – con le recenti elezioni ci siamo assicurati la continuità con questo percorso e infatti siamo già al lavoro per altri progetti di crescita e affermazione della psicologia in Campania”.
Che cosa dice la normativa
Vediamo ora in breeve che csa dice la normativa in materia. Con il Decreto Dirigenziale n. 25 del 17.01.2014 – Approvazione del Riparto delle Risorse a Favore degli Ambiti Territoriali per la Realizzazione dei Centri Antiviolenza, ai sensi della Legge Regionale n. 2 del 11/02/2011 “Misure di Prevenzione e di Contrasto alla Violenza di Genere” la Regione Campania, in coerenza con il Piano Nazionale contro la violenza e lo stalking, per il riequilibrio della presenza dei centri anti-violenza e delle case-rifugio in ogni regione, intende dare attuazione a quanto prescritto dalla L.R. n. 2/2011 e stabilito nel PSR 2013-2015 rafforzando la presenza dei centri antiviolenza, in ciascun Ambito Territoriale, quali strutture finalizzate a ricevere le donne e le altre persone maltrattate, ad offrire loro aiuto e protezione e a predisporre percorsi di uscita dalla violenza la suddetta legge interviene in materia di politiche socio-sanitarie allo scopo di:
- assicurare la tutela ed il sostegno alle donne ed a tutte le persone vittime di violenza di genere;
- favorire il recupero psicologico-sociale nonché l’orientamento e l’accompagnamento all’inserimento e al reinserimento lavorativo delle donne e dei soggetti vittime di violenza;
- sostenere le donne maltrattate e i soggetti vittime di violenza.
Questa iniziativa rafforza quanto la Regione Campania, ha realizzato in questi anni, in particolare è stato istituito il Centro regionale di coordinamento dei servizi territoriali, con il compito di sviluppare interazioni e cooperazioni finalizzate all’ottimizzazione degli interventi di presa in carico delle donne vittime della violenza di genere e a creare rapporti di cooperazione con le altre istituzioni, enti pubblici ed associazioni del territorio, stabilendo che fosse individuato nel Presidio ospedaliero San Paolo, unitamente alla Unità operativa complessa di psicologia clinica del distretto 26, dell’Azienda sanitaria locale NA1.
Inoltre, la Legge Regionale n. 9 del 3 agosto 2013 “Istituzione del servizio di psicologia del territorio della Regione Campania” all’art. 2 ha previsto l’istituzione del Servizio di psicologia del territorio, con lo svolgimento delle seguenti attività:
- interventi in contesti residenziali e semiresidenziali per soggetti con fragilità sociale;
- interventi in centri di accoglienza per l’assistenza alle donne maltrattate;
- interventi in favore di soggetti fragili minacciati o vittime di violenza fisica, sessuale e psicologica.
Ciascun Ambito Territoriale, al fine dell’accesso alle risorse, dovrà inviare la progettazione esecutiva dell’intervento ed il verbale di accordo sottoscritto con il Distretto Sanitario di riferimento, redatti secondo i termini e le modalità previste dal Decreto.