Prosecco Doc e Mozzarella bufala Dop, accordo a tutela consumatore

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Salvaguardare il consumatore finale, garantendo l’autenticità dei prodotti a Dop e consentendone la corretta identificazione: questo l’obiettivo dell’incontro “L’evoluzione dell’attività di vigilanza tra nuove tecnologie e sinergie tra consorzi” organizzato al ministero delle Politiche Agricole a Roma da Consorzio Prosecco Doc e Consorzio Mozzarella di Bufala Campana Dop. L’incontro dà avvio ad un accordo Nord-Sud per vigilare sul mercato, coinvolgendo due prodotti fortemente rappresentativi del settore enogastronomico italiano è di migliorare, attraverso l’accordo raggiunto, la diffusione e la capillarità dei controlli sul territorio nazionale. Sette le regioni interessate, equivalenti al 35% del territorio nazionale (Campania, Sicilia, Puglia, Calabria, Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia) per un totale di circa 1.000 controlli che saranno effettuati nei canali della Gdo, Ho.Re.Ca, negozi specializzati e gastronomie. I dati raccolti durante le azioni di controllo saranno caricati nella piattaforma informatica predisposta da Ismea, che agevolerà la registrazione delle verifiche svolte e consentirà di svolgere analisi statistiche oltre che una mappatura delle aree controllate.

Ad aprire i lavori Luca Bianchi, capo dipartimento del Mipaaf che illustra la posizione del ministero in merito alla vigilanza ed all’attività in generale dei Consorzi di tutela illustrando “nel nuovo scenario competitivo, la possibilità dei consorzi di ampliare la loro capacità di penetrazione sui mercati nazionali e internazionali è sempre più legata alla capacità di fare rete. Ogni consorzio e ogni singolo produttore che c’è dietro – prosegue Luca Bianchi – si deve sentire parte di un sistema in grado di rappresentare il meglio del made in Italy. È questo il sistema che il Ministero delle politiche agricole intende rafforzare vincendo la sfida di valorizzare un patrimonio di denominazioni di gran lunga superiore a quello degli altri Paesi europei. L’esigenza è quella di evitare una distanza, fosse anche soltanto percepita, tra i prodotti di eccellenza più noti anche all’estero e i più piccoli che dobbiamo aiutare a crescere. Ancor più importante è evitare cesure tra aree territoriali. Questo accordo Prosecco / mozzarella di bufala è un bell’esempio di patto nord-sud, che può innescare meccanismi virtuosi di cooperazione e di condivisione delle esperienze”. Al tavolo i rappresentanti dei due Consorzi di tutela. Per il presidente del Consorzio Mozzarella di Bufala Campana Dop Domenico Raimondo, “le sinergie tra i consorzi devono garantire un’adeguata trasparenza ai mercati, a tutela dei produttori e dei consumatori finali. Questo nostro accordo è finalizzato a una maggiore capillarità delle nostre azioni sul territorio”. Il presidente del Consorzio Prosecco Doc Stefano Zanette afferma che “l’azione di controllo condotta dai Consorzi a livello nazionale dovrà essere puntuale e costante per evitare che aziende estere possano eccepire un trattamento ingiustificatamente discriminatorio nei loro confronti rispetto all’Italia”.