Oltre 5mila kit didattico-informativi distribuiti a studenti ed insegnanti delle scuole elementari dei 48 comuni dell’Alto Casertano con sei merende-animazioni organizzate in altrettante scuole elementari del territorio e che hanno Oltre 5mila kit didattico-informativi distribuiti a studenti ed insegnanti delle scuole elementari dei 48 comuni dell’Alto Casertano con sei merende-animazioni organizzate in altrettante scuole elementari del territorio e che hanno visto protagonisti 600 bambini delle quarte e quinte classi. Sono i risultati del progetto di educazione alimentare “Ri-Facciamo Merenda” del Gal Alto Casertano presentati oggi a Piedimonte Matese nella sede del Consorzio di Bonifica Sannio Alifano. Tra le altre iniziative un concorso a premi che ha coinvolto le famiglie, ed una gara di creatività rivolta, invece, alle classi delle elementari. Il progetto, che si colloca nell’ambito del Piano di sviluppo locale “Alto Casertano-Giardino di Terra di Lavoro”, è finanziato con risorse del Psr Campania 2007/2013. “Con questo progetto abbiamo inteso sensibilizzare i nostri bambini all’adozione di una sana e corretta alimentazione che privilegi soprattutto il consumo dei prodotti di qualità del territorio – ha affermato il presidente del Gal Alto Casertano, Ercole de Cesare – l’obiettivo è stato centrato anche grazie alla partecipazione attiva di insegnanti e famiglie, ai quali abbiamo trasferito il giusto approccio alle tematiche della nutrizione in sintonia con le ‘Linee guida per l’educazione alimentare nella scuola italiana’ del Ministero dell’Istruzione“. In tale ottica, il vicesindaco di Piedimonte Matese, Costantino Leuci, ha proposto l’attivazione di un tavolo tecnico permanente affinché “le buone prassi di ‘Ri-Facciamo merenda’ possano essere messe a sistema ed estrinsecare così tutte le loro potenzialità“. Dal canto suo, la responsabile del Settore igiene della nutrizione del Sian-Asl di Caserta, Rossella D’Onofrio, ha invitato i responsabili del Gal “a continuare su questa strada, favorendo una sempre maggiore sinergia tra tutti gli attori coinvolti, dalle famiglie al mondo delle scuola, dalle istituzioni ai produttori perché solo unendo le forze è possibile combattere le cattive abitudini alimentari fortemente radicate tra le mura domestiche“. “I bambini – ha detto il project manager dell’Ati Resource-Upstream, Gennaro Di Vincenzo – hanno scoperto i prodotti dell’Alto Casertano ed acquisito le regole basilari di una corretta alimentazione, imparando così a distinguere i cibi sani dal cosiddetto ‘cibo spazzatura’“.