Contributi fino a 80mila euro per finanziare progetti sperimentali in tema di vita indipendente e inclusione sociale di persone affette da disabilità. Il ministero del Lavoro apre un bando da 10 Contributi fino a 80mila euro per finanziare progetti sperimentali in tema di vita indipendente e inclusione sociale di persone affette da disabilità. Il ministero del Lavoro apre un bando da 10 milioni di euro, a valere sul Fondo per le non autosufficienze, e seleziona 125 interventi di cui 11 provenienti dagli Ambiti territoriali della Regione Campania. Target Gli interventi, da realizzare in collaborazione con la persona con disabilità e la sua famiglia, sulla base di un piano personalizzato improntato all’assistenza indiretta, devono essere dedicati a disabili di età compresa tra i 18 e 64 anni. Nella selezione dei beneficiari va riservata una corsia preferenziale ai soggetti che risultano in condizioni di maggiore bisogno a seguito di una valutazione multidimensionale che tenga conto almeno delle limitazioni dell’autonomia, della condizione familiare, abitativa e ambientale, nonché delle condizioni economiche della persona e della sua famiglia. Gli interventi Le proposte devono essere orientate all’implementazione di strategie che consentano di garantire, il più a lungo possibile, condizioni di indipendenza, anche mediante forme di partenariato con associazioni rappresentative di persone con disabilità. Una quota del finanziamento richiesto deve, inoltre, essere indirizzato a forme di intervento propedeutiche all’abitare in autonomia: sono incoraggiate le sperimentazioni a favore di persone con disabilità, da realizzare senza il supporto di familiari, esperienze di cohousing sociale, nonché l’attivazione di percorsi formativi, anche universitari, orientati a fare acquisire maggiore consapevolezza sulle possibilità del vivere indipendente. Proponenti e durata Gli interventi devono avere una durata di 12 mesi e a proporli devono essere Regioni e Province Autonome sulla base di proposte elaborate dagli Ambiti Territoriali nei quali la stessa Regione/Provincia Autonoma intende sperimentare il modello di intervento. Risorse Il finanziamento messo a disposizione dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali non può superare l’80 per cento del costo complessivo della proposta riferita a ciascun ambito territoriale. Il proponente deve, pertanto, garantire il co-finanziamento per la residua quota del 20 per cento dei costi totali. L’ammontare finanziabile per ciascun ambito territoriale per il modello di intervento ha un tetto massimo di 80mila euro. Domande Le domande di partecipazione devono essere inoltrate al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali – Direzione generale per l’inclusione e le politiche sociali – Divisione IV – entro le ore 17 del prossimo 21 novembre mediante posta elettronica certificata (dginclusione@mailcert.lavoro.gov.it). La pubblicazione della graduatoria relativa ai progetti approvati è prevista per il 2 dicembre 2014. L’erogazione delle risorse ai beneficiari avverrà in tre tranche: il 50 per cento del finanziamento all’avvio delle attività, previa comunicazione della Regione o della Provincia Autonoma indicante l’effettivo avvio; il 30 per cento alla presentazione di un rapporto intermedio sulle attività svolte, decorsi almeno sei mesi dall’inizio dell’intervento, previa verifica dell’effettivo utilizzo di almeno il 75 per cento della somma erogata nella prima fase; il restante 20 per cento a consuntivo dietro la presentazione di apposite note di addebito complete della documentazione valida ai fini fiscali che giustifichi le spese sostenute per l’intero ammontare del finanziamento.
Scadenza il 21 novembre • Risorse complessive 10 milioni di euro • Progetti da selezionare 125 di cui 11 provenienti dagli Ambiti territoriali della Regione Campania • Contributo massimo per Ambito territoriale 80 mila euro • Cofinanziamento Fino all’80% del costo complessivo • Proponenti Regioni e Province autonome • Destinatari Disabili di età compresa tra i 18 e 64 anni • Scadenza Ore 17 del 21 novembre 2014 Il finanziamento messo a disposizione dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali non può superare l’80 per cento del costo complessivo della proposta riferita a ciascun ambito territoriale