Professione contabile 2.0, I servizi diventano hi-tech

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Gli studi dei commercialisti sono quasi sempre non adeguatamente attrezzati per fornire servizi specialistici, e sotto pressione nei servizi di base per l’inevitabile concorrenza sui prezzi con Gli studi dei commercialisti sono quasi sempre non adeguatamente attrezzati per fornire servizi specialistici, e sotto pressione nei servizi di base per l’inevitabile concorrenza sui prezzi con riduzione dei margini e in difficoltà per la costante e inesorabile chiusura delle imprese. Al contempo il “nanismo” degli studi lascia il campo aperto alla concorrenza delle grandi consulting e delle organizzazioni straniere nell’ambito dei servizi specialistici, caratterizzati da margini più alti e qualità del lavoro più significativa. Bisogna affrontare il mercato in modo più efficiente partendo dall’accorpamento delle strutture in entità di dimensioni maggiori in grado – attraverso la specializzazione dei partner – di offrire soluzioni ad alto valore aggiunto. Sfruttando quello che ancora è un significativo punto di forza della categoria : il rapporto personalizzato con l’imprenditore cliente. Rileva l’importanza dei servizi di consulenza per le nostre imprese industriali e artigiane dalla natura low/medium-tech, alle quali i commercialisti possono fornire strumenti e indicare percorsi di innovazione incrementale. La stagnazione economica in cui viviamo, caratterizzata da un basso potere d’acquisto influenza notevolmente le scelte degli imprenditori, in particolare, dei più piccoli. Di conseguenza i temi del “consumo frugale” sono più che mai attuali per cittadini e imprenditori. I commercialisti possono sfruttare a loro vantaggio gli effetti della crisi e il nuovo scenario da questa disegnato. Devono farlo sia come consulenti d’impresa per orientare le scelte delle Pmi clienti che per riorganizzare e ripensare la propria attività. La flessibilità e la capacità di adattamento per resistere alle difficoltà del mercato è un’altra prerogativa del commercialista innovatore, che potrebbe fare sua la strategia della semplicità, intesa come alternativa a soluzioni di consulenza talvolta inutilmente complicate. Con l’obiettivo di poter offrire servizi agevolmente fruibili e ad alto valore aggiunto. Significative opportunità di lavoro provengono dai servizi di consulenza per clienti cosiddetti marginali, intesi come Pmi eMpmi a basso fatturato. In conclusione occorre una strategia di sviluppo del commercialista duepuntozero, basata sull’approccio innovativo.