Processo Ex Isochimica, udienza rinviata: il Comune di Avellino si costituisce parte civile

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L’udienza preliminare del processo dell’ex Isochimica di Avellino è stata rinviata al 14 giugno. La sessione, che si è svolta ieri al centro sociale di via Morelli, ha riscontrato due difetti di notifica a Vincenzo Izzo e Pasquale De Luca, collaboratori di Elio Graziano titolare dell’Isochimica, fra i 29 imputati implicati nel processo. L’udienza ha visto il costituirsi come parte civile il Comune di Avellino contro tutti gli imputati, come era stato già annunciato e deliberato dalla giunta municipale, presieduta per quell’occasione dal vicesindaco Maria Elena Iaverone e non dal sindaco di Avellino, Paolo Foti, che risulta tra gli indagati. In Aula erano presenti il capo della Procura di Avellino, Rosario Cantelmo, e i pm di Piazza D’Armi Elia Taddeo e Roberto Patscot, titolari della maxi inchiesta sulle morti e le patologie causate agli ex lavoratori dell’ex fabbrica nonché sul disastro ambientale di Borgo Ferrovia. 

Ferrovie dello Stato si è costituita come responsabile civile, procedimento che invece l’Asl non ha avviato nonostante la sua chiamata come responsabile civile fosse stata ritenuta valida dal Gup. A trent’anni dalla chiusura della fabbrica, il processo valuta su 333 operai, almeno 150 casi di malattie polmonari. Ieri mattina è avvenuto il cambio del capo di imputazione per Alessandro Manganiello l’ultimo dei 23 ex operai morti a causa dell’amianto respirato in fabbrica. I pm hanno comunicato l’acquisizione agli atti della sua cartella clinica che registrava una “grave asbestosi polmonare”.