Prima casa, modifiche al bonus: tutte le novità

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Sul proprio sito l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato una guida aggiornata con tutte le novità e le istruzioni sul bonus prima casa 2024.

Tra le principali novità, abbiamo quella del sistema “prezzo-valore”, una regola che prevede che:

“[…] la tassazione dell’atto avviene sul valore calcolato in base alla rendita catastale dell’immobile e non sul corrispettivo effettivamente pagato”.

In breve, per ottenere questo valore, bisogna moltiplicare la rendita catastale (opportunatamente rivalutata del 5%) per il coefficiente di 110.

Sono dati che devono essere resi noti all’acquirente, infatti, non potendo l’Agenzia provvedere agli accertamenti, dovrebbe provvedere al suo posto il notaio che redige l’atto di acquisto.

Così da garantire all’acquirente che dati catastali e ipotecari siano corretti, e che quindi non ci siano irregolarità.

Si tratta di un dettaglio molto importante, anche perché così facendo non si potrebbe altrimenti sfruttare al meglio le imposte ridotte previste dal bonus prima casa 2024.

Chi beneficia del bonus prima casa 2024 ha accesso a una significativa riduzione dell’imposta di registro, che passa dal 9% al 2%.

Oltre a ciò, il beneficiario paga solo 50 euro per quando riguardano le imposte ipotecarie e catastali.

Nel caso di acquisto tramite l’impresa costruttrice, l’imposta dovuta è di 200 euro per ognuna delle tre imposte, alla quale si aggiunge l’IVA agevolata al 4% (non più al 10%).

Tutto ciò, però, è previsto solo nella versione ordinaria.

In quella per i giovani under 36 (ovvero la versione “agevolata”) è prevista invece l’esenzione per le tre imposte citate (registro, ipotecarie, catastali).

Parliamo però di una misura disponibile solo per chi ha stipulato l’atto di compravendita entro il 31 dicembre 2023, non essendo stata prorogata in sede di Manovra di Bilancio la misura per under 36.

Pertanto, nel 2024 sarà possibile solo la riduzione delle imposte, e non la totale esenzione.

Al massimo, se si stipula l’atto di compravendita tra il 1° gennaio 2024 e il 29 febbraio 2024 si potrà usufruire di un credito d’imposta utilizzabile esclusivamente nel periodo temporale compreso tra il 1° gennaio 2025 e il 31 dicembre 2025.