“Grande successo ha riscosso la tre giorni di appuntamenti con le “Giornate della prevenzione” organizzate dalla Cisl Università di Salerno e dalle associazioni Amdos Banzano, Amdos Solofra (donne operate al seno) e OPS! (Oasi della partecipazione studentesca). Sono stati più di 200 gli studenti (circa il 50%), i dipendenti dell’Università degli Studi di Salerno (circa il 30%) e i cittadini della Valle dell’Irno (circa il 20%) che hanno aderito a tale iniziativa, svoltasi nei giorni 26, 27 e 28 febbraio scorso presso l’accogliente struttura della Fondazione Universitaria dell’Università degli Studi di Salerno, presieduta dalla professoressa Caterina Miraglia e diretta dalla dottoressa Chiara Turco. Lo slogan che ha accompagnato questa tre giorni è stato: “Prevenire ti salva la vita”; slogan a cui hanno dato immediata adesione gratuita alcuni medici specialisti del territorio tra cui: la dottoressa Rosaria Ingino, nutrizionista – genetista dell’A.O.R.N. San Giuseppe Moscati (Avellino); la dottoressa Teresa Vigilante, psicologo-psicoterapeuta specializzanda in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale; il dottor Stasio Vignola, fisioterapista; il dottor Michele Capasso, cardiologo; il dottor Pasquale Zagarese, senologo. “Entusiasmo alle stelle” tra gli organizzatori per la riuscita dell’iniziativa, soprattutto tra i più giovani, ha dichiarato Ilario Ferrara, vice presidente dell’associazione OPS! (Oasi della Partecipazione Studentesca), ringraziando per la disponibilità e la collaborazione tutti i dipendenti e la presidente della Fondazione Universitaria. “Ci saranno altri appuntamenti di prevenzione medica su tutto il territorio – ha dichiarato Pasquale Passamano, responsabile provinciale della Cisl Università di Salerno – sempre in collaborazione con associazioni del territorio medesimo e con medici specialisti volontari. Il risultato riscontrato nei vari appuntamenti tenutisi in diverse città della provincia di Salerno, dimostra – ha continuato Passamano – la forte domanda di prevenzione medica da parte di cittadini di tutte le fasce di età. Questi sono dati – conclude Passamano – che dovrebbero far riflettere chi è tenuto a fare prevenzione sul territorio a partire dalle Asl, soprattutto a vantaggio delle persone più disagiate che troppo spesso trascurano i controlli medici per dare priorità ad altre esigenze”.