Sembra che per ogni patologia o problema di salute ci sia una dieta miracolosa in grado di risolvere tutto. Magari non sarà proprio sempre così, però in molti casi è vero, ad esempio nel caso della prostata. Inoltre seguire una dieta sana ed equilibrata economicamente è un vantaggio, poiché consente di risparmiare un bel po’!
In questo articolo prenderemo come esempio i problemi legati alla prostata, probabilmente una delle ragioni più comuni delle visite dal dottore degli uomini italiani e non, essendo sia la prostatite, ossia l’infiammazione della prostata, sia i tumori alla prostata molto diffusi tra chi ha più di 40 anni in su.
Molti fanno finta di niente, sia per la vergogna che per evitare spese in più tra farmaci e specialisti. Eppure rivolgersi ad uno specialista dovrebbe essere la prima e la più giusta cosa da fare, anche se in ogni caso ci sono vari metodi che consentono di ottenere grandi risultati, in particolare per la prevenzione, senza l’assunzione di farmaci.
Scegliere una dieta adatta è utilissimo ed è un metodo molto efficace. Alcuni studi svolti (citiamo questo tra i molti esistenti) infatti mostrano ad esempio che l’assunzione eccessiva di proteine, soprattutto di origine animale, potrebbe essere un fattore di rischio per l’iperplasia prostatica benigna. In queste ricerche, gli uomini con più di 60 anni residenti nelle zone rurali e aventi un’alimentazione prevalentemente vegetale hanno mostrato un’incidenza di iperplasia prostatica benigna particolarmente più bassa rispetto ai cittadini che consumano più proteine animali.
In generale viene comunemente consigliato di limitare alcol, caffè, tè nero, bevande energetiche, spezie piccanti e cioccolato, oltre che al consumo di cibi ricchi di grassi saturi come carni rosse, burro e formaggi e zucchero. Questo tipo di alimentazione potrebbe rappresentare infatti un fattore di rischio per numerose malattie, incluso il tumore della prostata.
Per quanto riguarda il tumore della prostata, sono stati individuati vari cibi che possono avere effetti protettivi, tra cui i pomodori, i broccoli, il tè verde, i legumi, il succo di melograno, i frutti di bosco, le mele, l’uva rossa, il rosmarino, la curcuma, il pesce azzurro e le noci.
Questi cibi sono ricchi di vitamine, come la vitamina D ed E, e di altre sostanze come il licopene, i polifenoli, gli isoflavonoidi, il selenio e lo zinco. Senza dubbio, quindi, svolgono nell’organismo un’importante azione antiossidante pulendolo inoltre dalle sostanze tossiche. La dieta mediterranea sembra rappresentare il regime alimentare più sano ed equilibrato.
IL RISPARMIO DATO DA UNA DIETA SANA
Inoltre essa garantisce un forte risparmio: infatti essendo basata maggiormente sul consumo di frutta e ortaggi, riducendo il consumo di carni rosse o altri alimenti, gioverà particolarmente al vostro portafoglio oltre che alla vostra salute.
Per risparmiare seguite la stagionalità dei prodotti, che vi garantisce un grande apporto di vitamine e sostanze benefiche a costi molto inferiori, e non abbiate paura di comprare prodotti surgelati: le verdure surgelate conservano le stesse qualità nutrizionali di quelle fresche e sono un ottimo metodo per non sprecare i cibi. Una famiglia media che sceglie la dieta mediterranea, spende 454 euro al mese. Un risparmio di 21 euro rispetto a un nucleo italiano medio, che mangia più carne e ne sborsa 475. Un’economizzazione che annualmente lascia nel portafoglio 230 euro in più.
Per prima cosa bisogna impostare una dieta, concordata con uno specialista o un nutrizionista, che preveda un giusto rapporto fra Omega-3 e Omega-6, la riduzione degli zuccheri, dei grassi totali, degli acidi grassi saturi e polinsaturi, migliorando così non solo i livelli del colesterolo ma anche i disturbi urinari e della disfunzione erettile. Sono indicati, perché ricchi di Omega-3 e con effetto antinfiammatorio, ogni tipo di pesce, la crema di riso integrale, l’olio extravergine di oliva e di riso e inoltre verdure tra cui le carote, la zucca, le zucchine, il cavolo, il finocchio, la cicoria, le rape e le radici in genere.
Fra la frutta è meglio scegliere di preferenza mele o pere cotte, limitando o evitando direttamente cibi contenenti gli Omega-6 perché agiscono come co-fattori negli stati infiammatori della prostata. Tra questi ci sono le carni fresche e conservate, i salumi e gli insaccati, le uova, i fritti, i dolci e le bevande zuccherate, i formaggi grassi e le farine raffinate.
Oltre a una dieta di questo tipo può risultare utile completarla con un integratore per la prostata naturale, come ad esempio Sabalix. Esso aiuta a mantenere una regolare funzionalità urinaria ed evitare le ripetute visite notturne alla toilette, tipiche dei problemi alla prostata. E’ composto da un concentrato di estratto di frutti di Saw palmetto (Sabal serrulata) e contiene zinco, che contribuisce ad un livello normale di testosterone nell’organismo.
Dunque le diete possono essere davvero efficaci, aiutando a mantenere i giusti livelli delle sostanze all’interno del nostro corpo e portando con loro tutti i benefici del caso, tra cui una buona forma fisica, maggiore energia e anche un notevole risparmio economico, garantito per chi segue una dieta sana.