Prete: Pronti a tutto per favorire nascita e sviluppo di nuove aziende

114

Da un paio di settimane ha ottenuto la conferma alla presidenza della Camera di Commercio di Salerno. E il futuro lo vedrà (probabilmente) di nuovo protagonista del mondo confindustriale della sua città. Nel frattempo Andrea Prete lavora, in qualità di coordinatore e di presidente di Unioncamere Campania, alla Conferenza Economica sul rilancio del Mezzogiorno. Un appuntamento voluto dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, per discutere delle prospettive del Sud e individuare soluzioni e strumenti per la crescita. L’evento, in programma a Napoli il 12 e 13 novembre prossimi (nella giornata di chiusura ci sarà anche il premier Matteo Renzi), vede Prete impegnato in prima linea. 

“È un appuntamento molto importante per il futuro del Mezzogiorno – dice a margine dell’elezione a presidente dell’ente camerale di Salerno, l’8 ottobre scorso – e la presenza del presidente del consiglio dei ministri Renzi è molto significativa. Siamo impegnati in una importantissima fase di rilancio dell’economia e un appuntamento che mette intorno allo stesso tavolo forze politiche, imprenditoriali e sociali è un fattore determinante per poter agire congiuntamente”. Alla Conferenza ci sarà, molto probabilmente, anche il presidente nazionale di Confindustria (e concittadino di Prete), Vincenzo Boccia. “Una persona che sa come guidare le imprese verso un percorso di crescita e che si sta giustamente battendo per le riforme”, dice il presidente di Unioncamere Campania. “Al di là dell’ottimo rapporto che ci lega posso dire che quella di Enzo è una storia di meritocrazia che fa bene a tutto il sistema imprenditoriale nazionale perché lui è arrivato al vertice dell’associazione esclusivamente per via dei meriti acquisiti sul campo in tanti anni di lavoro”. È significativo questo fronte comune tra salernitani (Boccia, De Luca, Prete) a sostegno del Sì al referendum costituzionale. “Un’opportunità di crescita che il nostro Paese non può perdere – è il pensiero del numero uno della Camera di Commercio di Salerno – e direi anche un segnale che l’Italia può dare al mondo per far capire che viaggia spedita sulla strada del cambiamento e del progresso”. 

Dalla dimensione nazionale a quella locale. Il nuovo corso da presidente dell’ente camerale di Salerno mette Prete al cospetto di sfide molto complesse. 

“Veniamo da un anno molto complicato, segnato da scelte molto difficili, a cui dobbiamo dare continuità e su cui s’innesta il percorso di adeguamento della Camera di Commercio di Salerno alle scelte che si stanno per concludere a livello nazionale, nell’ambito della riforma del sistema camerale”. La Camera di Commercio si appresta a vivere un periodo di grande trasformazione. 

“Ci saranno meno risorse a disposizione – ricorda Prete – e nuovi compiti che dovremo svolgere, tra cui il tema della digitalizzazione, della nascita delle startup e dell’alternanza scuola lavoro. Diventa quindi sempre più imprescindibile agire in sinergia con le altre Istituzioni, in primis con la Regione Campania, affinché si possano intercettare risorse economiche da investire a favore del sistema delle imprese del territorio”.

L’altro grande nodo da sciogliere è quello della ripresa economica. Di questo Prete parla diffusamente in molti appuntamenti pubblici, su tutti l’ultima Giornata dell’Economia organizzata dalla Camera di Commercio di Napoli, nello scorso mese di luglio. “In Campania la ripresa c’è, ma è meno dinamica rispetto alle altre regioni d’Italia”, osserva Prete. 

“Secondo i dati in nostro possesso – aggiunge – ad aumentare nel 2015 è la componente di imprese di stranieri e quelle giovanili e in crescita sono anche le strat-up innovative, 336 in Campania, pari al 26,5 per cento del totale di quelle presenti nel Mezzogiorno”. 

Il presidente regionale di Unioncamere evidenzia anche come “l’innovazione si confermi fattore di competitività, capace di conferire ricchezza addizionale, in particolare nelle filiere legate alla cultura e al mare”. 

Segnali incoraggianti anche sul fronte occupazionale, con un incremento dell’1 per cento rispetto alla media nazionale di 0,8 per cento, ma inferiore al Mezzogiorno (1,6 per cento). 

Ancora elevata la disoccupazione: 19,8 per cento, 8 punti percentuali sopra la media italiana, più 12 per quella giovanile. “A frenare la competitività delle nostre imprese – evidenzia l’imprenditore salernitano – è l’illegalità diffusa che deprime i potenziali di crescita. C’è una distorsione delle regole del mercato più accentuata rispetto ad altre regioni italiane per il complesso dei reati economici ad opera sia della criminalità organizzata che della delinquenza comune”. 

Sul fronte dell’innovazione Prete è in prima linea. Da presidente di Unioncamere Campania ha organizzato Officine Future, un corso gratuito destinato a 90 aziende della regione.  “Per quanto riguarda il potenziale innovativo – afferma commentando il progetto – puntiamo a superare la Lombardia, favorendo l’accesso all’apposito registro del sistema camerale e siamo impegnati in prima linea, con l’iniziativa Officine Future, per creare nella nostra regione nuove start up attraverso corsi formativi gratuiti e assistenza qualificata del sistema camerale regionale per avviare l’attività d’impresa. Si tratta di un’occasione da non perdere – aggiunge Prete – per le nostre piccole e medie aziende che puntano, attraverso l’innovazione tecnologica, ai mercati internazionali, allo sviluppo, alla produzione e alla commercializzazione di prodotti made in Campania”. 

Gi.Si.