La XXIII edizione del Premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”® con la direzione organizzativa di Mario Esposito, propone un nuovo progetto denominato “Copertina d’Autore” ove l’arte fonde miti, periferie e battaglie etico-civili.
Ne sarà curatore e coordinatore artistico il maestro Giuseppe Leone. L’iniziativa intende guardare ai giovani talenti italiani attivi nel campo dell’arte visiva, in ambito internazionale.
Ogni anno un’équipe guidata da Leone e composta da giornalisti ed editori campani selezionerà un artista per realizzare la “Copertina d’Autore” del Premio.
Un progetto di produzione editoriale che farà del book dei Premi un libro d’arte itinerante, perché le mani lo sfoglieranno, la rete lo diffonderà, le fiere del turismo lo distribuiranno; non un semplice annuario dei premiati, quindi, ma un vero e proprio catalogo di profili e storie di premiati di rilevanza nazionale, con una copertina d’autore che, in qualche modo, esalterà e racconterà le emozioni dei protagonisti.
Gli elementi del racconto iconografico che l’artista internazionale selezionato dovrà elaborare, secondo uno stile sintetico, che ben si presti alla grafica di un volume d’arte, saranno quelli legati al territorio ed al concetto mitologico del Mediterraneo, tra cui il Vesuvio, il mare, le sirene, simboleggianti l’uomo, la vita, il talento.
Il Premio Penisola Sorrentina, attraverso l’arte visiva, rinforza così la propria presenza e la propria suggestione comunicativa all’interno dell’immaginario culturale italiano ed internazionale, anche mediante l’interazione delle filiere e dei Paesi con cui la kermesse entrerà in contatto.
In tale suggestione visiva, come non ricordare, infatti, i manifesti pubblicitari di Henri de Toulouse-Lautrec che nel tempo resero celebre l’immagine dei locali artistici e culturali di una Parigi di primo Novecento: DivanJaponais, Moulin Rouge: BalTous le soirs, Aristide Bruant all’Ambassadeurs, tanto per citarne alcuni.
Per la prima copertina del 2018, la scelta è caduta sul noto streetartist partenopeo, di fama internazionale, JoritAgoch. I suoi lavori, apprezzati e richiesti nei cinque continenti, divenuti iconografia umana universale, hanno dato volto anche alla storia del Fortore e del Sannio, per il progetto “Alberada e Boemondo” di Buonalbergo (Bn), mentre resta il mistero sulla sua identità, ancora da svelare. Noto, invece, è il suo linguaggio che, come afferma Leone “unisce e sublima il legame con il territorio, con il Golfo, con i suoi simboli e le sue personali interpretazioni che, dagli emblemi antichi danno origine alla sua Tribù urbana”.
L’intento, dunque, è quello di riportare l’arte ad una importante ed originaria forma di qualità, finalmente lontana dalla proliferazione di una serie di eventi non più volti a veicolare il messaggio profondo dell’arte, da cui oggi siamo subissati senza più distinzione tra quantità e qualità. La Copertina d’autore si proporrà come nuova forma di ricerca nell’ambito dei talenti meritevoli e di una valorizzazione del sistema Cultura, in quanto volano per una profonda sperimentazione, autentica, vera e sapiente.