Poste Nazionali, compie un anno il brand napoletano ideato da imprenditori under 30

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Un brand tutto napoletano nato dall’idea di un gruppo di giovani e che in un anno si è concretizzato sul territorio campano con 10 agenzie aperte in Franchising, dando lavoro a circa 30 persone.

Stiamo parlando di Poste Nazionali, azienda di poste private che fornisce al cittadino una gran quantità di servizi dalla stampa alle spedizioni, passando per i pagamenti fino al web.
Il Ceo di Poste Nazionali, Amedeo Puglia, 27 anni, spiega come nasce questo brand. “In principio era Oneclick un’azienda del settore postale che avevamo messo su io e altri soci, tutti giovani come me. Abbiamo testato un format aziendale per 3 anni, osservato criticità e punti di forza. Non ci siamo arresi, abbiamo spinto in avanti aggiungendo e creando nuovi servizi per differenziarci nel panorama imprenditoriale del territorio. Quando ci siamo sentiti veramente pronti, abbiamo dato vita a Poste Nazionali con una prima Agenzia a Fuorigrotta. Da subito le prime richieste e a maggio, un mese dopo, abbiamo aperto il nostro primo Franchesee al Vomero.
Io credo nelle potenzialità della mia città – sostiene Amedeo Pugliae tutto il nostro Staff è consapevole dei rischi e delle difficoltà, le viviamo ogni giorno, ma bisogna metterli in conto. Tuttavia siamo anche certi che quella dose di pazzia e creatività necessaria per fare impresa appartenga al dna dei napoletani”.
Poste Nazionali è nata il primo aprile di un anno fa, da quella data sono stati compiuti tanti passi in avanti. “Siamo riusciti a creare un brand di poste private che racchiude un altissimo numero di servizi, diventando così il primo network italiano proprio per numero di servizi interni. Siamo partiti da Napoli ma non vogliamo fermarci. Il nostro obiettivo è crescere offrendo nuovi servizi ed aprendo altre agenzie. Su tutto il territorio nazionale. Vogliamo festeggiare con il nostro territorio, da dove siamo partiti, questo primo anno condividendo con la città il nostro caso felice di imprenditoria. Chi l’ha detto che a Napoli giovani e imprenditoria non vanno d’accordo?”.