Poste, al via le trattative per il nuovo contratto dei dipendenti

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Aumento di 260 euro per il livello medio di riferimento nel triennio 2024-2026, riduzione dell’orario, cabina di regia nazionale sull’innovazione tecnologica e l’intelligenza artificiale, nuove vie di partecipazione dei lavoratori e il miglioramento del welfare. Sono queste le richieste che i sindacati di Poste Italiane, Slp Cisl, Slc Cgil, Uilposte, Confsal, Failp Cisal e Fnc Ugl, si preparano a presentare per il rinnovo del contratto dei 120mila lavoratori, scaduto a fine 2023. Nelle prossime ore dovrà passare dagli attivi unitari e poi dalle assemblee dei lavoratori per essere successivamente inviata all’azienda.
“L’incremento trova giustificazione nei bilanci consolidati, nel valore del titolo e nell’alta redditività aziendale. È importante sottolineare anche l’alto tasso inflattivo che da tempo penalizza i salari dei dipendenti. La Cisl chiederà con forza che il tema della partecipazione sia centrale in questo rinnovo, affinché possa affermarsi il protagonismo dei lavoratori all’interno dell’azienda paese”, fa sapere Raffaele Roscigno, segretario generale Slp Cisl.

I sindacati si preparano al percorso di rinnovo con una piattaforma che sottolinea “il valore irrinunciabile dell’unitarietà del gruppo”. E dicendosi contrari alla privatizzazione. Al centro del documento sindacale sono due i temi centrali: la prospettiva di un contratto di riferimento per le aziende nel settore di recapito, la cosiddetta area contrattuale dell’ultimo miglio, da definire e la partecipazione dei lavoratori, economica, strategica ma anche organizzativa e funzionale alla governance dell’impresa”, sono i due temi centrali nel documento sindacale. (Fonte: Teleborsa)