Il porto di Napoli, “biglietto da visita di una delle città più belle del mondo” e “infrastruttura strategica per lo sviluppo“, tuttora affidato alla gestione di Il porto di Napoli, “biglietto da visita di una delle città più belle del mondo” e “infrastruttura strategica per lo sviluppo“, tuttora affidato alla gestione di un commissario in assenza della nomina di un presidente da parte del governo, “è un esempio di follia gestionale“. A parlare all’Adnkronos è l’imprenditore partenopeo Alfredo Romeo, recentemente eletto presidente di Ifma-Italia, associazione di riferimento a livello mondiale per il Facility Management. “Da troppi anni la politica, quella con la P maiuscola, è come scomparsa – spiega Romeo – Troppo spesso chi governa, soprattutto a livello locale, non ha più una visione ampia dei problemi, una visione dell’interesse collettivo. Un fenomeno che ha risvolti pesantissimi soprattutto sul territorio e sui cittadini. Non accade solo a Napoli, ma lo vediamo e lo osserviamo anche a Roma, a Milano a Genova. Il porto di Napoli è un esempio eclatante di questa follia gestionale. Con l’aggravante che un polo produttivo di quella importanza, non solo si spegne lentamente, ma viene soppiantato da altre strutture che non sono paralizzate“. “Devo dire che l’attuale politica centrale sembra più dinamica e decisionista rispetto al passato – precisa Romeo – Spero che da lì arrivi un indirizzo di scelta strategica e operativa forte. Aggiungo che, a mio avviso, non basta fare una nomina. Ma si dovrebbe fare una scelta forte di competenza con un mandato di stampo imprenditoriale che sostenga il Mercato e non le fazioni e le clientele. Diversamente ci sarà un presidente del Porto, ma il porto degraderà lo stesso“.