Pordenone, il 18 e il 19 maggio Città in Danza. Risponderà il movimento coreutico del Sud alla chiamata?

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di Massimiliano Craus

Se Pordenone chiama il sud risponde? Siamo alle solite, ovvero alla partecipazione del movimento coreutico del sud Italia alle manifestazioni di danza più lontane. Non tanto in termini chilometrici quanto in quelli meramente artistici e culturali. Si assiste ad un pullulare crescente di kermesse, festival, manifestazioni e similari da Roma in giù con una partecipazione massiccia di ensemble ed interpreti da capogiro. E poi se ne contano unità qua e là dalla capitale in su, quasi a nascondersi all’ombra del Colosseo o del Vesuvio. Una moda che purtroppo non rende onore alla qualità del lavoro che invece in molte sale di danza si raggiunge con il lavoro quotidiano. E che a Pordenone si è invece abituati da ben quindici anni a valorizzare oltremodo. Ed a questo proposito ci piace promuovere la “Città in Danza Pordenone” del 18 e 19 maggio al Teatro Auditorium Concordia quale concorso di danza fondato esclusivamente sulla qualità della commissione dell’edizione 2019, guidata da Massimo Perugini, e sulla serietà della direzione artistica di Ildegarda Calderan, affiancata da Cristina Venturuzzo, professeur de danse classique già con il Maggio Danza e per l’Europa Danse, il Cannes Jeunes Ballet ed il Ballet Nice Mediterranee. Un tris d’assi appannaggio dei tanti giovani già passati per Pordenone prima di lanciarsi nel mondo del professionismo, e spesso con tappa al Grand Prix Lausanne! Ma entrando nei dettagli riportiamo le dichiarazioni proprio della direttrice artistica: “La nostra kermesse di Pordenone ha una sua immagine ormai consolidata e l’obiettivo di crescita professionale continua e continuerà sempre con grande impegno per cui, proprio da quest’anno, abbiamo inserito una nuova sezione per i giovani creativi con il Premio Composizione Coreografica per cui si richiede una coreografia sperimentale di danza nei vari stili contemporanea, moderna e classica della durata di ben otto minuti. Il corto coreografico dovrà disporre infine di concetto, disegno nello spazio e senso artistico mentre il Premio della Critica sarà un dossier sulla stampa specializzata dedicato interamente al vincitore”. La commissione quest’anno presieduta da Massimo Perugini (art director Mas Milano) è composta anche da Johnny Street (art director Europe Hip Hop Movement), Monica Perego (prima ballerina English National Ballet)e Raul Valdez (art director CDSH Amburgo) con l’attribuzione di prestigiose borse di studio presso i centri PNSD, ESDC di Cannes, CDSH di Amburgo ed il MAS di Milano. Tuttavia a Pordenone si propone anche il progetto di formazione e produzione “SCDP Parallelo” dedicato al linguaggio contemporaneo dove i ballerini degli ensemble partners possono approfondire lo studio con il debutto al concorso con una performance ospite. Non mancherà la diretta live streaming con Mosca per la selezione della XXIII edizione di “Expectations of the World” con l’ulteriore riconoscimento del CID UNESCO di Parigi. Tuttavia è proprio la garanzia del presidente di giuria Massimo Perugini il valore aggiunto della direttrice artistica Ildegarda Calderan, impegnata da anni a riscrivere le regole della competizione a tutto tondo nell’ambito della danza. Una competizione sana e priva di cotillon e pailette a tutto vantaggio della sbarra, delle punte e delle interpretazioni. Esattamente ciò che porteranno sul palcoscenico del Teatro Auditorium Concordia Monica Perego e lo stesso Massimo Perugini per un confronto a tu per tu con centinaia di giovani talenti provenienti da ogni dove. Almeno si spera in numero crescente anche dalla cintola in giù della Penisola. Tuttavia Massimo Perugini chiosa la presentazione della “Città in Danza Pordenone”, realizzato con il patrocinio della regione Friuli Venezia Giulia e del Comune di Pordenone, per la messinscena di un concorso di danza classica, neoclassica, hip hop, modern jazz e contemporaneo con l’attribuzione dei riconoscimenti Premio Miglior Talento, Solo, Gruppi e Duo: “La mia collaborazione dal 2015 con “Città in Danza Pordenone” cresce e si pone sempre un obiettivo di crescita dedicato al confronto e alla crescita artistica dei futuri danzatori. L’obiettivo che ci siamo prefissati é quello di rimanere umili e professionali. Del resto sono gli obiettivi e le finalità che la direttrice artistica Ildegarda Calderan (member of International Dance Council CID Unesco, cfr.) ricorda a me ed io ricordo a lei utilizzando il feeling che si é instaurato al servizio del concorso. Sono felice di esserne parte e contribuire alla sua crescita”.
Per maggiori informazioni si suggerisce di visitare il sito ufficiale della manifestazione www.cittaindanzapordenone.it o scrivere all’indirizzo di posta elettronica cittaindanzapordenone@gmail.com

In foto Cristina Venturuzzo