Pompei, Osanna: metteremo in sicurezza area archeologica entro il 2017

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Ad oggi abbiamo speso 26 dei 105 milioni stanziati dall’Europa per Pompei. Procediamo al ritmo di 1 milione a settimana. Il ritardo accumulato e’ determinato essenzialmente dall’incompletezza dei progetti e dagli iter piuttosto lunghi delle gare di assegnazione dei lavori“. Lo ha detto a Voci del Mattino, Radio1 Rai, Massimo Osanna, soprintendente speciale per Pompei, Ercolano e Stabia, a proposito dei fondi europei per Pompei, in scadenza a fine anno. “Quando siamo arrivati, io e il generale Nistri, abbiamo trovato un notevole ritardo nella redazione dei progetti che si collocano all’interno del cosiddetto Grande Progetto Pompei. E allora, abbiamo investito molto nelle risorse professionali. Il ministro Franceschini ha creato una segreteria tecnica composta di ingegneri, architetti e archeologi. Si pensi che quando siamo arrivati non vi era un solo ingegnere, figura peraltro essenziale per le opere di restauro e di copertura. Quest’anno abbiamo sveltito molto le procedure per l’aggiudicazione delle gare: 76 progetti sono stati completati, come ci aveva chiesto l’Europa, e quasi tutti i cantieri sono partiti. Da questo punto di vista il quadro e’ molto positivo“. “Con Bruxelles – ha spiegato Osanna – abbiamo concluso un accordo che prevede che tutti i lavori realizzati sino a dicembre 2015 vengano rendicontati nei fondi del periodo 2007-2013. Tutti i lavori ancora in corso e che proseguiranno nel prossimo anno, invece, entreranno nel bilancio relativo ai fondi 2014-2020. Ma va anche detto che in realta’ noi abbiamo bandito gare per 160 milioni, 55 in piu’ di quanto previsto da Bruxelles, perche’ grazie a una gestione oculata contiamo di conseguire risparmi da utilizzare per altre opere. E l’Europa ha apprezzato l’enorme sforzo compiuto per completare tutti i progetti e far partire i bandi di gara, per un importo superiore a quanto stabilito in sede europea. Cosi facendo, potremo eseguire gli interventi con piu’ calma, anche perche’ si tratta di opere importanti, delicate all’interno dei sito di Pompei, e che potranno proseguire nel biennio 2016-17. Fra l’altro, anche la Commissione Unesco, al termine dell’ultimo sopralluogo effettuato, ha espresso un giudizio positivo, sottolineando l’inversione di tendenza rispetto al passato, l’alto livello dei restauri eseguiti e consigliando di proseguire con il Grande Progetto nel biennio a venire. L’obiettivo finale – ha concluso Osanna – e’ mettere in sicurezza il cento per cento dell’area di Pompei, risultato mai ottenuto in passato. Entro la fine dell’anno, completeremo i lavori su circa meta’ del sito. Un’altra parte consistente verra’ completata entro il primo semestre del 2016, mentre il settore piu’ in ritardo e’ quello dove e’ situato l’Anfiteatro, perche’ li mancava il progetto. L’obiettivo e’ quello di mettere in sicurezza tutta l’area di Pompei entro il 2017“.