L’ecosistema campano dell’innovazione supera la preselezione nazionale per la candidatura a far parte degli European Digital Innovation Hubs (Edih). Il “Pride – Polo Regionale per l’Innovazione Digitale Evoluta” è stato infatti ammesso dal Ministero per lo Sviluppo Economico alla call ristretta per la selezione dei futuri poli europei dell’innovazione nell’ambito del Programma Europa Digitale. I poli europei avranno il compito di assicurare la transizione digitale dell’industria, delle Pmi e della pubblica amministrazione attraverso l’adozione di tecnologie digitali avanzate. Il superamento della preselezione nazionale non costituisce diritto all’assegnazione delle risorse nazionali ma è condizione necessaria per accedere alla successiva fase di selezione europea, all’esito della quale saranno individuati i poli che costituiscono la prima rete Edih. A questi la Commissione affiderà il contratto di sovvenzione (grant agreement) per i primi 36 mesi con la possibilità, a seguito di una valutazione della Commissione stessa, di estenderne la durata di ulteriori 48 mesi.
Coordinato da Edoardo Imperiale, Direttore Generale del Campania Digital Innovation Hub, Pride è formato, oltre dal Campania DIH con il ruolo di Capofila, da MedITech (Mediterranean Competence Center 4 Innovation), Cerict (Centro Regionale Information Communication Technology) e il Cnr – Diitet (Dipartimento di Ingegneria, ICT e Tecnologie per l’Energia e i Trasporti) e si concentrerà sullo sviluppo di tecnologie abilitanti nel campo dell’Intelligenza Artificiale, del Calcolo ad Alte Prestazioni e della Sicurezza Informatica.
Pride punterà a stimolare la transizione digitale del sistema socio-economico della Campania, con particolare riferimento alle Piccole e medie imprese impegnate nei settori strategici regionali (Aerospazio, Automotive, Ferrotranviario, Filiera Moda, Agroalimentare, Energia-Ambiente e Salute) e alla Pubblica amministrazione locale, attraverso l’adozione delle tecnologie avanzate digitali. Tra i principali servizi erogati alle imprese da parte del Polo Regionale per l’Innovazione Digitale Evoluta rientrano azioni di test e sperimentazione, attività di formazione e sviluppo di competenze, assistenza e consulenza per l’accesso a meccanismi di finanziamento a supporto degli investimenti in digitalizzazione
Infine, al fine di stimolare la domanda ancora inespressa di processi di innovazione digitale da parte di PMI e PA, Pride favorirà il potenziamento dell’ecosistema campano dell’innovazione digitale attraverso l’erogazione di servizi di animazione degli stakeholders, attivazione e gestione tecnologica (scouting), brokeraggio, matching, networking e diffusione delle best practices di digitalizzazione delle imprese e della PA.
“Il riconoscimento a Pride – sottolinea il Presidente di Unione Industriali Napoli, Maurizio Manfellotto – costituisce motivo d’orgoglio per l’intero sistema confindustriale locale, che ha contribuito a promuovere l’iniziativa creando tra l’altro, tra i primi in Italia, un Digital Innovation Hub. Siamo fiduciosi per il passaggio all’ulteriore fase di selezione, che consentirà la partecipazione alla rete europea Edih. Credo che l’attività di forte stimolo all’innovazione 4.0 che svilupperà Pride sarà molto importante per la crescita delle nostre Pmi, in questa fase epocale di transizione digitale, e che bisognerà sviluppare il massimo dell’impegno su fronti come la formazione e le nuove competenze. Per l’impresa del presente, e ancor più per quella del futuro, sarà decisivo governare i processi con capitale umano qualificato, attivo nei nuovi profili professionali richiesti dall’evoluzione tecnologica”.
“Si tratta – afferma Luigi Nicolais, presidente del Campania Digital Innovation Hub – di un passo significativo per il territorio, in questa fase così delicata per l’intero sistema economico e sociale veder riconosciuto il valore di una rete di competenze così proiettate nel futuro rappresenta un segnale di ottimismo e di fiducia che fa bene a tutti. Ora lavoriamo per raggiungere l’obiettivo europeo e accompagnare l’industria, a partire dalle Pmi, lungo un percorso di digitalizzazione tanto vasto quanto urgente”
“La cosa che mi da più soddisfazione – sottolinea Piero Salatino, Presidente di MediTech – è che questo è un altro tassello in un percorso che non vede discontinuità e che ha come principale funzione quella di unire tutti gli attori qualificati presenti sul territorio nella mission di favorire la diffusione e l’applicazione della cultura 4.0. Mi sembra che in Paese che soffre di frammentazioni queste iniziative di sintesi e di quadra siano la vera carta vincente”.
La cooperazione che siamo riusciti a mettere in piedi nel segno dell’Ict – afferma Nino Mazzeo, presidente del Cerict (Centro Regionale Information Communication Technology) – è la migliore premessa per favorire la traduzione della ricerca in prodotti di ampio respiro. Assistiamo spesso a ricerche anche notevoli ma parcellizzate, l’adesione alla rete europea ci potrà consentire l’apertura di spazi e opportunità di più alto livello. C’è la possibilità di rinnovare un intero tessuto di ricerca e di farlo a partire dai più giovani”.
“Siamo soddisfatti – dichiara Pino De Pietro, Direttore Cnr – Diitet Dipartimento di Ingegneria, ICT e Tecnologie per l’Energia e i Trasporti – di questo primo step, questa è l’occasione per cooperare come Cnr in maniera stabile al Campania Digital Innovation Hub cui siamo felici di portare il valore aggiunto di una nuova massa critica di competenze. Questo sicuramente darà più forza alla nostra candidatura in Europa”.
Oltre a Pride, la Campania vede la propria presenza nei poli individuati dal Mise anche con il Polo Nazionale Damas – Digital Hub for AutoMotive and AeroSpace di cui è partner il Campania Digital Innovation Hub. Damas opera in ambito High Performance Computing (HPV) e Intelligenza Artificiale (AI) sui settori dell’Aerospazio e dell’Automotive con Capofila Leonardo e Ferrari, e-Geos, Thales Alenia Space Italia, E4 Computer Engineering, Engisoft, Do It System, Cineca, IIT, CINI, CRS4, CTNA, Piemonte, Lombardia e Lazio.