Poesia per il sociale con PomeBooks. Rosa Mancini: Portiamo la bellezza nella Napoli degradata

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di Rosina Musella

È partita giovedì 3 dicembre l’iniziativa PomeBooks, ideata dall’associazione culturale Poesie Metropolitane, che si occupa di creare uno spazio virtuale per la promozione di opere di autori della scena partenopea e di sostenere librerie e famiglie in difficoltà tramite la donazione di libri.
Poesie Metropolitane nasce a Napoli nel 2016, da un’idea di Rosa Mancini, e evento dopo evento cresce, alimentandosi del sostegno di numerosi collaboratori e sostenitori. L’associazione, che oggi conta più di cento associati su tutto il territorio italiano, in questi anni ha portato avanti molteplici iniziative, tutte con l’obiettivo di mettere poesia e arte a servizio del mondo e della città. Per citarne alcuni esempi ci sono state il contest “Attacco d’arte poetico”, realizzato insieme al Consorzio delle Antiche Botteghe Tessili, che nel 2019 ha colorato le saracinesche di 18 attività commerciali di Piazza Mercato con dipinti inediti e poesie vincitrici del contest dedicato al tema “Felicità”; nel 2019 la pubblicazione di “Carnale. Gocce poetiche di eros”, una raccolta di poesie e illustrazioni inedite provenienti da tutta Italia; durante il primo lockdown la pubblicazione della raccolta in PDF “Io resto poesia: Calamità artistiche”, i cui proventi sono stati devoluti in beneficenza all’Ospedale Cotugno; ad agosto il contest “Demetra – La bellezza è tornata”, in collaborazione con l’associazione culturale “Sii Turista della tua città” e il Parco Viviani, per ridipingere alcune panchine del belvedere del Parco in via Girolamo Santacroce.
Da pochissimi giorni è partita la loro ultima iniziativa, PomeBooks, che permetterà di sostenere autori emergenti, librerie e persone in difficoltà.
I nostri microfoni hanno raggiunto Rosa Mancini, per farci raccontare di Poesie Metropolitane, di PomeBooks e del suo rapporto con la poesia.

Com’è nata Poesie Metropolitane?

Scrivo da quando sono piccola e nel 2016, dopo un periodo particolare della mia vita, sentivo di voler dare voce a ciò che scrivevo, anche coinvolgendo altre persone. Organizzammo così una prima manifestazione volta a diffondere la poesia e, attraverso essa, riqualificare il territorio: raccogliemmo poesie ed estratti poetici inediti e li affiggemmo su una lamiera ai piedi di palazzo D’Avalos, a Chiaia. L’iniziativa piacque molto e così decidemmo di creare la pagina Facebook e poco dopo di fondare l’associazione culturale. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di realizzare poesia per il sociale, distaccandoci dall’idea di salotto letterario chiuso. Cerchiamo, col nostro lavoro, di dare visibilità a tutti gli associati, pubblicandone i versi sui nostri social e organizzando contest poetici e artistici, che hanno l’obiettivo di valorizzare l’artista sul territorio, ma anche di riportare bellezza in posti abbandonati o degradati. Questo perché la poesia metropolitana è un genere che si contamina, in sinergia con altre forme artistiche.

Cos’è PomeBooks?

In questo periodo in cui tutti i luoghi della cultura sono chiusi bisogna sfruttare ciò che è a nostra disposizione per dare i giusti segnali. PomeBooks nasce, in collaborazione con il Consorzio Antiche Botteghe Tessili di Piazza Mercato, l’Associazione Asso.gio.ca e la Mensa dei Poveri di Pompei del Sacro Ordine di Malta, per sostenere tre realtà: gli scrittori emergenti, che al momento non hanno la possibilità di presentare le proprie opere al pubblico; le librerie; le persone, nello specifico bambini, anziani e famiglie bisognose. Dal 3 dicembre online, sulla nostra pagina Facebook, scrittori emergenti della scena partenopea presentano le loro opere e ciascuno di essi dona una copia ai centri di raccolta del progetto. La raccolta non è aperta solo agli scrittori, ma chiunque può donare un libro di narrativa, per ragazzi, di poesie, portandoli ai nostri centri di raccolta o spedendolo a Poesie Metropolitane. E qui entrano in gioco le librerie, perché la nostra richiesta è espressamente per libri cartacei. Quindi, acquistando un volume in libreria si sosterranno le realtà editoriali, ma anche le famiglie che lo riceveranno in dono. Alla consegna dei libri, alcuni “volontari poetici” del collettivo “Sentieri Poetici” di cui faccio parte, insieme ad Achille Pignatelli, Nunzio di Bernardo e Marco Izzolino, leggeranno una poesia, un racconto per bambini o il tratto di un romanzo che verrà consegnato a queste persone. Crediamo che, soprattutto in questo periodo in cui la didattica si svolge a distanza e attraverso gli schermi, per i ragazzi sia importante tornare alla carta stampata, perché la lettura ha il grande potere di cambiare le nostre vite, di insegnarci a scegliere e sognare.

Cosa ha imparato grazie a Poesie Metropolitane?

Questa realtà mi ha permesso di creare qualcosa di nuovo e in continua evoluzione. È un lavoro che identifico come un miracolo perché, con amore e tenacia, abbiamo ottenuto tante soddisfazioni per le cose belle che siamo riusciti a creare. La bellezza di questa iniziativa sta nel vedere la passione di tutte le persone che ci appoggiano e sostengono, ma anche nella possibilità di aiutare gli altri a far uscire una parte di sé, perché grazie a questo progetto molti hanno iniziato a scrivere e condividere i propri pensieri. Molto spesso la poesia è definita egoista, mentre col nostro progetto cerchiamo di creare poesia per il sociale, per gli altri. Questa è la bellezza dell’insegnamento di Poesie Metropolitane: poesie che non vengono scritte per sé, ma per il mondo.

Secondo lei, da dove nasce l’esigenza di scrivere?

Io credo che noi tutti abbiamo due comunicazioni, quella esteriore, rivolta al mondo, e quella interiore, che appartiene al nostro io più intimo; la poesia ci aiuta in questa comunicazione. Essa offre un lavoro continuo verso la scoperta di se stessi e aiuta a mettere in ordine lo scompiglio che ci governa. Chi scrive poesie di solito è ipersensibile e questa intensità ha bisogno di uscire fuori, altrimenti si arriva a scoppiare. Quindi, a prescindere dallo stile e dalla forma che si sceglie, per me la poesia nasce dall’esigenza di buttare fuori.

Per maggiori informazioni sull’iniziativa Pomebooks: https://www.facebook.com/events/447223002932263
I libri possono essere spediti all’associazione Poesie Metropolitane o portati ai punti di raccolta presso l’associazione Asso.gioca in Piazza Mercato e la Mensa dei Poveri di Pompei del Sacro ordine di Malta.