Pnrr e autonomia differenziata, Claudio De Vincenti stasera all’Excelsior per il Rotary Club Napoli Nord

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in foto Francesco Tavassi, presidente del Rotary Club Napoli Nord, fondatore e presidente di Temi Spa

Un intervento a tutto tondo sul futuro dei giovani meridionali, nel quadro delle attuali politiche nazionali ed europee, quali la spesa del Pnrr e la prospettiva dell’autonomia differenziata. Claudio De Vincenti, economista, già ministro per la Coesione Territoriale e il Mezzogiorno del governo Gentiloni, attualmente presidente di Aeroporti di Roma e presidente Onorario della Fondazione Merita, terrà questa sera alle ore 20,30 all’Hotel Excelsior di Napoli una relazione nell’ambito delle attività del Rotary Club Napoli Nord, presieduto da Francesco Tavassi, fondatore e presidente di Temi Spa.

L’incontro si colloca nell’ambito del programma “Sostegno ai giovani: il futuro delle opportunità”, voluto da Francesco Tavassi, che è anche presidente di Temi Spa-Gls Napoli e socio promotore della Fondazione Merita Meridione-Italia.

Claudio De Vincenti – che è ordinario di Economia politica alla facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” e senior fellow dell’Università Luiss – ricopre anche l’incarico di Presidente di Azzurra Aeroporti. Il filo del ragionamento dell’economista partirà dalle difficoltà strutturali del Sud che impattano pesantemente sulla condizione delle ragazze e dei ragazzi meridionali. E, per contrasto, dalle energie vive che proprio loro esprimono.

Il dovere delle Istituzioni e delle imprese – a suo giudizio – è quello di costruire le condizioni di una prospettiva di crescita personale e collettiva dei giovani del Mezzogiorno, a partire dalla questione occupazionale.

“L’impegno, che anche Fondazione Merita porta avanti, è quello di mettere al primo posto il tema della responsabilità, a cominciare dall’assunzione di responsabilità da parte di Governo centrale e amministrazioni regionali e locali – spiega De Vincenti alla vigilia dell’incontro di Napoli – Mercati senza barriere e Istituzioni che mettano tutti su un piano di parità richiedono uno spirito di coesione nazionale che ci fa guardare con preoccupazione alle possibili conseguenze di una eventuale autonomia differenziata.  Ciò di cui abbiamo bisogno è una politica che combatta le rendite di posizione e sostenga l’impegno delle forze vive della società civile meridionale”.

“In qualità di imprenditore – osserva da parte sua Francesco Tavassi – sono particolarmente vicino alla visione, che è propria di Merita e del presidente De Vincenti, della necessità di mercati senza barriere sociali e territoriali. E del resto, le recenti drammatiche vicende globali ci suggeriscono che il tempo del liberismo è finito. È l’ora di un paradigma produttivo governato da un adeguato assetto istituzionale, affinché la politica e la persona tornino al centro”.